[1] R. Nadal b. T. Fritz 6-3 6-2
Decisamente non una buona settimana per coloro che sperano un un cambio della guardia al vertice. Dopo la vittoria a Dubai per Novak Djokovic, anche nell’Abierto Mexicano Telcel presentato da HSBC di Acapulco c’è stata la vittoria di uno dei “cannibali”. Rafael Nadal, al rientro alle gare dopo la sconfitta ai quarti dell’Australian Open per mano di Dominic Thiem, ha conquistato il suo primo titolo dell’anno, il terzo in carriera ad Acapulco, con una facilità quasi irridente: nessun set ceduto, soli 25 giochi lasciati alla concorrenza e un messaggio molto forte lanciato al suo rivale attuale per la vetta della classifica.
Il finalista Taylor Fritz, alla prima finale in un torneo di questo livello e solamente alla quinta finale in totale a livello ATP, ha insistito nella tattica di voler sfondare Nadal da fondocampo e non è riuscito a cavarne un ragno dal buco, progressivamente contrato sia dalle grandi capacità difensive del maiorchino sia dai suoi grandi colpi di contrattacco.
Entrambi di rosa vestiti, i due hanno iniziato a menare fendenti da fondo campo sin dall’inizio. Fritz ha provato subito ad aprirsi il campo sulla sinistra di Nadal attaccando il suo rovescio e sfruttando la posizione molto arretrata di Nadal in risposta giocando seconde non molto rapide, ma cariche e alte. Nadal, tuttavia, ha iniziato con un’efficacia clinica al servizio (saranno solo tre i punti ceduti nel primo set), trovando più problematico usare la segatura per migliorare il grip sulla racchetta nel 90 per cento di umidità di Acapulco che tenere a debita distanza Fritz nei game di battuta.
È il giovane americano il primo ad andare nei guai sull’1-2, ma viene graziato da un passante di Nadal che manca la riga di pochi centimetri. Fritz non ha dato alcun segno di voler verticalizzare il gioco venendo a giocare a rete qualche colpo in più e Nadal si è adattato esaltandosi nel gioco difensivo che lo ha reso famoso. Sul 3-4 Fritz è andato fuori giri in un paio di accelerazioni di diritto e ha concesso il break che ha deciso il primo parziale.
Il match si atteneva fedelmente allo stesso canovaccio anche nel set seguente: Fritz provava a sfondare Nadal da fondo, ma i risultati erano piuttosto scarsi. Taylor impiegava cinque giochi per andare fuori giri anche nel secondo set, continuando a martellare da fondo un Rafa che ormai capiva gli schemi dell’avversario e pareva giocare alla playstation contro un livello inferiore. Quattro game consecutivi, e la partita era chiusa dopo soli 73 minuti di gioco.
Si tratta dell’85° titolo in carriera per Rafael Nadal (Djokovic ne ha vinti 79, per chi tenesse il conto), che si porta a 370 punti da Djokovic quando il circuito si appresta ad entrare nel mese di marzo consacrato al “Sunshine Double” di Indian Wells e Miami con 2000 punti in palio per una potenziale doppia vittoria. Nonostante la sconfitta in finale, Fritz porta a casa da Acapulco la clamorosa rimonta contro Isner (sotto 6-2 4-2 e 0-40) e il nuovo best ranking personale al n. 24 che comparirà accanto al suo nome a partire da lunedì prossimo.