Lo spettro del Coronavirus aleggia sui tornei di Indian Wells e Miami. Nei giorni scorsi, gli organizzatori di Indian Wells hanno pubblicato sul sito ufficiale un comunicato in cui si consente a chi aveva acquistato un biglietto e non volesse più assistere ai match di ottenere un rimborso e si specificano le misure precauzionali che verranno adottate. Nonostante negli Stati Uniti siano stati del tutto cancellati alcuni importanti eventi, tra i quali un grande festival musicale in Texas, il South by Southwest, di annullamento dei tornei non se ne parla nemmeno. Si vocifera però di una possibile misura restrittiva, ovvero la quarantena, nei confronti degli atleti che giungono da paesi in cui i casi di contagio sono numerosi. E l’Italia è purtroppo tra questi paesi.
La presenza di alcuni tennisti azzurri al Sunshine Double è così messa a repentaglio. Non quella di Jannik Sinner e Matteo Berrettini, che, fortunatamente per loro, sono già negli States da diversi giorni. Sinner, così come Salvatore Caruso e Roberto Marcora, erano infatti impegnati nel Challenger che precede il primo Masters 1000 stagionale. Tutti e tre sono stati eliminati agli ottavi di finale. Berrettini si sta allenando per recuperare dall’infortunio agli addominali che continua a tormentarlo. Le possibili misure anti-Coronavirus potrebbero invece colpire i protagonisti del tie di Davis di Cagliari contro la Corea del Sud, ovvero Fabio Fognini, Lorenzo Sonego e Stefano Travaglia.
Proprio Fognini, dal capoluogo Sardo, nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla agevolissima vittoria su Duckhee Lee, ha accennato al fatto che potrebbe saltare la trasferta in terra americana. “Indian Wells e Miami sono a forte rischio per le nuove disposizioni”, ha rivelato.“Mi seccherebbe molto doverci rinunciare, visto che ho saltato molti match per l’infortunio e rischio di arrivare alla stagione sulla terra avendo giocato quasi niente”. In effetti, il n.2 d’Italia da inizio stagione ha giocato solamente 10 match, vincendone 6. Oltre a prepararsi al meglio per i tornei per lui più importanti, Fabio in America avrebbe anche una grande opportunità di guadagnare punti in classifica dato che da difendere ha un primo turno nel deserto californiano e un secondo turno a Miami. “Berrettini e Sinner sono già là da un po’, ma le cose sono cambiate e adesso per noi italiani è molto difficile arrivare negli USA. Ho parlato con Andrea Gaudenzi per capire come risolvere la situazione, ma sarebbe davvero un guaio saltare i due Masters 1000 americani”, sono le parole di Fabio riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Lo stesso discorso vale per Sonego e Travaglia. Per il piemontese c’è in ballo l’esordio assoluto ad Indian Wells, per il marchigiano quello ad entrambi i tornei. E c’è anche chi, prevedendo possibili misure restrittive nei due tornei statunitensi, ha evitato di tornare in Italia, rimanendo in giro. Si tratta di Paolo Lorenzi, Federico Gaio e Lorenzo Giustino, tutti impegnati nel Challenger di Monterrey, in Messico.