L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha catalogato il Covid-19 tra le pandemie. La notizia, arrivata mercoledì pomeriggio, ha confermato – se ancora ce ne fosse bisogno – la gravità della situazione che stanno vivendo quasi tutti i Paesi dei Cinque Continenti. Sono ore caldissime anche nel mondo sportivo, dove gli organi che controllano le principali manifestazioni devono ragionare sulle decisioni da prendere. Bloccare tutti gli eventi al momento sembrerebbe la scelta più sicura per tutelare la salute di atleti, tifosi e addetti ai lavori e bloccare nel minor tempo possibile il diffondersi del Coronavirus.
Tali misure potrebbero condizionare in larga misura anche il tennis. Pochi giorni fa è stata comunicata la cancellazione del torneo combined di Indian Wells. Ora è chiaro che anche il Miami Open non si giocherà, dal momento che lo stato di emergenza sanitaria è stato dichiarato anche in Florida e il presidente USA Donald Trump ha bloccato i viaggi dall’Europa verso gli States per i prossimi 30 giorni. Anche il campionato NBA ha chiuso i battenti: Rudy Gobert, centro degli Utah Jazz, è risultato positivo al virus e la Regular Season è stata prontamente fermata. Sebbene questa decisione nel mondo della pallacanestro suggerirebbe che le chance di vedere partite di tennis a Miami dal 25 marzo siano prossime allo zero, manca ancora l’ufficialità da parte di ATP e WTA sull’effettiva cancellazione (o sul rinvio) del torneo, attesa nelle prossime ore.
I giocatori, arrivati nelle scorse settimane in California per giocare a Indian Wells, si stanno affrettando per salire su un volo e tornare a casa, ma l’assenza di un comunicato ufficiale (nemmeno sul sito del torneo) sta tenendo in tanti sulle spine. A protestare contro questa situazione poco chiara è il giapponese Taro Daniel su Twitter.
Ha pubblicato uno screenshot preso dal profilo Instagram di Marco Panichi, membro del team di Novak Djokovic, che sta facendo ritorno in Europa: “Quindi Djokovic sta lasciando gli Stati Uniti prima che i tornei post Indian Wells siano stati (ufficialmente, ndr) cancellati o posticipati. Che notizie mi sono perso?”. Nei commenti sotto il suo post ha aggiunto: “Sono solo dei rumors finché non è ufficiale” e all’invito dei suoi fan di usare il buon senso, considerata anche la situazione in NBA, ha risposto: “So che al 98% il torneo non si giocherà. Ma lui è il capo del Player Council e sta andando via, il che significa che non ci stanno dicendo qualcosa di ufficiale“. Prima di Djokovic anche Rafa Nadal e Daniil Medvedev hanno lasciato la California per tornare in Europa.
Nel mondo WTA, Kristen Flipkens ha pubblicato un paio di tweet pungenti: “Nella mia opinione, non è possibile che alcuni tornei la prossima settimana/prossimo mese si giochino e altri vengano cancellati. Il nostro sistema di ranking impone che ci sia equità verso ognuno di noi. Per che torneo ci alleniamo? Guadalajara? Miami? Per il French Open? Non sono nemmeno sicura di poter tornare in Belgio se parto”. Flipkens è infatti iscritta al WTA 125k di Guadalajara, che dovrebbe giocarsi la prossima settimana, a meno che non venga comunicato il contrario. ATP e WTA dovrebbero dare informazioni ufficiali in merito anche a questa problematica nelle prossime ore: a quanto pare si opterà per lo stop dell’intero circuito da qui alle prossime sei settimane. Dovranno però accelerare i tempi per evitare che un gran numero di atleti restino bloccati inutilmente negli Stati Uniti.