Ci sono già stati diversi casi di sportivi colpiti da Covid-19. Nelle massime leghe di calcio europee, dove si è continuato a giocare quando l’emergenza era già iniziata, gli atleti che hanno contratto il virus sono molteplici. Soprattutto nella nostra Serie A. In NBA, la lega di pallacanestro statunitense, proprio per via della prima positività di un cestista, il centro francese degli Utah Jazz Rudy Gobert, si è deciso di interrompere la stagione.
Nel tennis professionistico di alto livello, fortunatamente, non si è registrato ancora nessun caso confermato di coronavirus. O almeno per il momento. C’è infatti un tennista che da giorni si sente poco bene e teme di aver contratto il virus. Si tratta di Bernard Tomic, ex n.17 del ranking ATP, precipitato alla posizione 200 della classifica mondiale, anche a causa di una dedizione non proprio totale, da lui stesso dimostrata e candidamente ammessa in diverse occasioni. “Da martedì (si parla del 10 marzo ndr) ho cominciato a non sentirmi bene”, ha dichiarato Tomic alla testata australiana Herald Sun. “Facevo fatica a respirare e le mie difese immunitarie erano basse”.
Dopo aver disputato, con risultati piuttosto scarsi (3 le vittorie a fronte di 5 sconfitte dopo l’eliminazione al primo turno a Melbourne), alcuni tornei tra Stati Uniti e Messico, il tennista aussie non è rientrato a casa e si è messo autonomamente in quarantena. “Sono attualmente a Miami, isolato da tutti, come consigliato”. Tuttavia, per l’appunto, nonostante ci siano diversi presupposti, la positività non è ancora ufficiale. “Devo ancora fare il tampone ma ho tutti i sintomi. Non so quanto rimarrò in questa condizione o quando farò il test”, ha dichiarato il 27enne di Stoccarda, capace di vincere il suo ultimo titolo nell’autunno del 2018, a Chengdu, in finale contro Fognini.
Tomic ci ha inoltre tenuto a mettere in guardia gli australiani dal sottovalutare la gravità del Coronavirus. Nel paese i casi non sono relativamente molti ma è stata da poco decisa dal governo la quarantena per tutti coloro che arrivano via aereo. “Bisogna prendere la cosa molto seriamente, soprattutto in Australia”, ha proseguito il tennista australiano, sostanzialmente escluso dalla squadra di Coppa Davis dopo molteplici incomprensioni con la federazione e con l’attuale capitano, Lleyton Hewitt, dal quale sostiene di essere stato bullizzato ad inizio carriera.
Quello di Tomic non è però l’unico caso di tennista in quarantena. Suo malgrado anche la kazaka Yaroslava Shvedova è stata costretta all’isolamento forzato dalle autorità del suo paese, le quali hanno scoperto che nel volo da Mosca a Nur-Sultan (la capitale del Kazakistan che fu Astana), c’era un passeggero affetto da coronavirus. Sul suo profilo Instagram, Shvedova comunque afferma di stare bene e non avere alcun sintomo riconducibile al Covid-19. La 32enne tennista kazaka, che vanta un best ranking di n.3 in doppio, aveva giocato a Doha il suo primo match di singolare dopo quasi tre anni di stop per problemi alla caviglia. Non proprio un rientro fortunato.
La paura di Tomic: “Penso di avere il coronavirus”
L’ex Top 20 australiano si sente male da alcuni giorni ed è in quarantena a Miami. “Ho tutti i sintomi”, ha detto. Shvedova costretta all’isolamento dopo aver viaggiato vicino ad una persona infetta
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