Il capo del Dipartimento di Protezione Civile italiana, Angelo Borrelli, è tornato a presiedere la consueta conferenza stampa di aggiornamento delle 18 sull’epidemia italiana di COVID-19.
Il numero dei decessi ha raggiunto quota 10023 per effetto degli 889 registrati oggi, mentre il numero totale dei casi è arrivato a 92472 (+5974 rispetto a ieri). I pazienti con infezione attiva sono 70065, 3856 dei quali (+124) ricoverati in terapia intensiva e 26676 dei quali in isolamento domiciliare.
In Lombardia purtroppo l’aumento dei decessi è quasi identico a quello di ieri ed è molto marcato – +542, il totale sfiora adesso le 6000 vittime: 5944 – mentre cala leggermente l’aumento delle positività (+2117) che porta il numero complessivo dei casi registrati a 39415. Sono 11152 i pazienti ricoverati, 1319 dei quali in terapia intensiva (+27 rispetto a ieri). L’assessore al welfare Gallera ha aggiornato sul numero dei tamponi effettuati da inizio epidemia (circa 102000) e ha specificato che da adesso in poi verranno sottoposte al test non più di 5000 persone al giorno, e il tampone verrà fatto solo ad alcune ‘fasce mirate’: in realtà è già da diversi giorni che l’indicazione è diventata sottoporre a tampone soltanto alcuni soggetti, in particolar modo quelli con sintomi già conclamati.
Nel resto del mondo, il paese che dopo l’Italia sta subendo i maggiori effetti della pandemia di COVID-19 è la Spagna: nell’ultimo aggiornamento, rilasciato in tarda mattinata, sono stati comunicati 832 decessi nelle precedenti ventiquattro ore. Il totale è salito a 5690.