Ha tanta voglia di ripartire Marco Cecchinato. Non solo riprendere a giocare dopo lo stop causato dal Coronavirus, ma soprattutto riprendere in mano la sua carriera, che da circa un anno sembra aver preso una brutta piega. Appena due stagioni fa raggiungeva la storica semifinale al Roland Garros, ora nella classifica ATP congelata è fermo al numero 113, il risultato di dodici mesi in cui ha racimolato solo otto vittorie nel Tour principale dopo il titolo vinto a Buenos Aires.
Come annunciato qualche settimana fa, si affiderà alla guida esperta di Massimo Sartori, con cui ha già iniziato a programmare la ripartenza: “Siamo al reset, a un nuovo inizio” ha detto Marco alla Gazzetta dello Sport. “Per me con Sartori è stato quasi un ritorno alle origini. Quando avevo 17 anni ero stato da lui per due anni a Caldaro, ci conosciamo bene e di lui mi fido ciecamente. Prima di tutto mi ha ridato fiducia. Mi ha ricordato che Seppi ha vinto il primo titolo ATP a 27 anni, mentre io alla stessa età ne ho tre, quindi non devo avere fretta. Mi massacra. Mi sono trasferito da lui a Vicenza e mi fa allenare mattina e sera tutti i giorni. Avevo bisogno di essere rassicurato e dimostrare a me stesso che non avevo ‘disimparato’. E infatti dopo un mese di lavoro intenso ho già visto che molte cose che non mi riuscivano più nemmeno in allenamento, ora sono tornate. Questo mi fa venire ancora più voglia di faticare”.
“Si è adagiato troppo” aveva detto Sartori nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport in cui si annunciava la ripresa della collaborazione con Cecchinato. E ora anche lo stesso Ceck conferma le stesse parole del suo allenatore sulle cause della sua crisi: “Credo che sia stato un mix di fattori. Forse una paio d’anni fa sono state gestite male alcune situazioni, sicuramente ho pagato anche la pressione di difendere tanti punti importanti, ma soprattutto non mi sentivo bene fisicamente. Non ero mai a posto, perciò pian piano ho iniziato a perdere fiducia e anche le partite. Adesso punto a tornare nella top 50. Voglio dimostrare che quello che ho conquistato negli anni scorsi non è stato frutto del caso. Però bisogna procedere per gradi”.
Ma ora Marco avrà una spinta in più. Diventerà papà: “Ho perso tante partite negli ultimi mesi, ma qualcosa di buono l’ho comunque fatto… A fine luglio diventeremo genitori. È in arrivo baby-Ceck, un maschietto. Una famiglia, sarà questa la vittoria più bella della mia vita“. In un periodo in cui non si riesce a sfuggire ai discorsi su malattie e ospedali, non c’è nulla che dia più speranza dello sbocciare di una nuova vita, che speriamo coincida anche con la rinascita del vero Marco Cecchinato. Auguri!