Secondo quanto comunicato da ANSA (che cita una fonte interna alla società) e dal Corriere della Sera, il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli sarebbe pronto a stanziare 70 milioni di euro in favore delle federazioni sportive nazionali che stanno attraversando un momento di difficoltà economica a causa del blocco totale delle attività.
Non si tratterà di nuovi finanziamenti, ma dell’anticipo della seconda di tre rate (di solito versate ogni quattro mesi) tramite le quali Sport e Salute eroga i contributi annuali. In sostanza, le federazioni non dovranno attendere agosto per avere a disposizione i due terzi della liquidità che spetta loro secondo una ripartizione che dipende dall’estensione della federazione stessa (alla FIT, nel 2020, dovrebbe spettare una cifra compresa tra 8 e 9 milioni).
La mossa di Sport e Salute, che invita a utilizzare il denaro prevalentemente per la ripartenza (fermo restando l’autonomia federale), ha l’obiettivo di evitare che altre federazioni ricorrano allo strumento della cassa integrazione come ha fatto la FIT, scatenando la reazione dei sindacati. La federazione tennistica ha motivato la scelta con la necessità di tenere da parte alcune risorse per sostenere la ripartenza dei circoli.
Al momento FIT è l’unica federazione ad aver fatto ricorso al Fondo Integrazione Salariale, ma secondo alcune indiscrezioni riportate dal Corriere anche la FIN (federazione italiana nuoto) sarebbe sul punto di farlo.
A.S.