Quanto emerso dalla videochat su Facebook con altri atleti serbi andava necessariamente approfondito. La discussa presa di posizione di Novak Djokovic sull’opportunità di vaccinarsi contro il Covid-19 – nell’auspicio che la comunità scientifica tagli presto questo fondamentale traguardo – ha spinto lo staff del serbo a inviare una nota di chiarimento al New York Times. Non viene esplicitata una militanza No Vax in senso assoluto, ma una preferenza di base per i rimedi naturali e la perplessità sull’ipotesi di obbligo di un vaccino anti coronavirus come condizione per poter viaggiare liberamente. E gli spostamenti, quando il circuito del tennis si riavvierà, torneranno determinanti.
Di seguito la nota completa, raccolta da Christopher Clarey per il quotidiano newyorchese.
“Personalmente sono contrario alla vaccinazione contro il COVID-19 per poter viaggiare. Ma se diventa obbligatorio, dovrò decidere se farlo o no. Questa è la mia sensazione attuale. Non so se cambierà, ma influenza davvero la mia professione. Molti tennisti e atleti mi hanno contattato chiedendomi quale fosse la mia opinione su tutta questa situazione. Ho espresso le mie opinioni perché ne ho il diritto e mi sento anche responsabile di evidenziare alcuni argomenti essenziali che riguardano il mondo del tennis. Ad essere sincero, proprio come il resto del mondo, sono un po’ confuso. Pur avendo accesso a informazioni e risorse, sono rimasto in dubbio su quale potrebbe essere la cosa migliore da fare. Il mio lavoro richiede molti viaggi. Alcuni sostengono che noi che viaggiamo dovremmo prendere il vaccino, che non è ancora stato sviluppato. Pertanto, vorrei ripetere e sottolineare che in questo momento non disponiamo di informazioni adeguate.
Non sappiamo se ci saranno nuove misure, quali saranno prese, se avremo la possibilità di decidere da soli cosa fare o meno con il vaccino. Vorrei avere maggiori dettagli sull’intero processo, prima di prendere le giuste decisioni. Ci tengo al benessere e trascorrerò tutta la vita imparando a conoscere il corpo e come possiamo migliorare il nostro metabolismo affinché possa essere nella forma migliore per difendersi da un virus impostore come il Covid-19. Il mio massimo rispetto e gratitudine va a tutti i nobili e compassionevoli medici che stanno dando supporto a coloro che ne hanno più bisogno. Non sono un esperto, ma voglio avere la possibilità di scegliere ciò che è meglio per il mio corpo. Sto mantenendo una mente aperta e continuerò a fare ricerche su questo argomento perché è importante e influenzerà tutti noi”.