In un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, è intervenuto sulla questione dei centri sportivi, sui contributi previsti per le varie tipologie di collaboratori e sulla ripartenza graduale dello sport durante l’emergenza coronavirus. La possibile riapertura dei centri sportivi riguarda da vicino il mondo del tennis di base, ‘in rivolta’ dopo il DPCM del 26 aprile che prevede la ripartenza degli allenamenti soltanto per i tennisti ritenuti di interesse nazionale. Nessuna riapertura al pubblico per i circoli tennis, almeno per il momento. La speranza, spiega Spadafora, è che si possa ripartire entro fine maggio. Ecco alcune parti dell’intervento del ministro, che potete ascoltare integralmente a fine articolo.
“Oggi pomeriggio (27 aprile, ndr) si è tenuto l’incontro con il Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione Civile. Abbiamo parlato anche e soprattutto dello sport di base e della necessità che palestre, centri danza, tutti i centri sportivi territoriali di qualunque genere e qualunque disciplina possano riaprire anche loro in sicurezza il prima possibile. Il ministero per lo sport proporrà nel più breve tempo possibile, sentite anche tutte le associazioni di categoria e tutte le federazioni che in qualche modo possono darci e ci stanno dando dei consigli, un protocollo che sarà chiaramente obbligatorio per tutte queste strutture e che tutti dovranno poi applicare nel tempo più rapido possibile perché la ripresa va fatta in sicurezza.
Il mio auspicio è che tutto questo ci consenta entro la fine del mese di maggio di poter riaprire palestre, centri danza e tutti gli altri centri sportivi sui territori. Il nostro impegno assunto oggi è di proporre questo protocollo e dare a tutte queste strutture il tempo di adeguarsi e di poter valutare tutte le situazioni di rischio. Quando si dice che non diamo date certe è perché abbiamo la necessità di valutare l’evoluzione e l’impatto che questi provvedimenti hanno sulla situazione nazionale del paese e sulla salute di tutti quanti noi.
Riprende intanto l’attività sportiva e motoria all’aperto con tutte le distanze di sicurezza del caso e gli allenamenti degli sport individuali. Perché gli allenamenti degli sport individuali e non quelli di tutti? Perché dovevamo consentire una riapertura graduale e mi pare evidente che gli sport individuali intanto impegnano un numero minore di persone e quindi richiedono esigenze organizzative e di possibilità proprio di rispetto delle regole molto più facili degli sport di squadra. Quindi abbiamo iniziato da loro e soprattutto dai professionisti e non che però sono ritenuti di rilevanza nazionale dal Coni e dalle singole federazioni. Entro poche ore invieremo al Comitato Tecnico scientifico un protocollo di regole da seguire anche per gli sport individuali, il comitato dovrà approvarlo e lo invieremo a tutti quelli che dovranno rispettarlo”.
Spadafora: “Aprire i centri sportivi entro fine maggio, è il mio auspicio” [VIDEO]
I circoli tennis potranno riaprire al pubblico a fine maggio? Il ministro interviene su Facebook: "Proporremo un protocollo che sarà obbligatorio per tutte queste strutture. La ripresa va fatta in sicurezza"
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