Non è periodo di grandi amicizie per Novak Djokovic nel circuito, dopo le perplessità espresso a proposito della disputa dello US Open – che a quanto pare invece si farà, anche se manca la conferma che dovrebbe arrivare lunedì. Dopo le parole di Dan Evans, una critica neanche troppo leggera è arrivata anche una da una giocatrice del circuito femminile, la numero 51 del mondo Danielle Collins. La statunitense ha scritto e successivamente cancellato un post su Instagram che però non è sfuggito agli occhi attenti di diversi utenti tra cui Matthew Willis, fondatore di ‘The Racquet‘, accusando di egoismo il serbo e gli altri top player che hanno espresso posizioni simili.
“Questa è una grande contraddizione rispetto ai commenti sulle donazioni dei top 100 ai giocatori fuori dalla top 250. Nessuno ha potuto giocare eventi ufficiali o guadagnare dei soldi da febbraio. Adesso abbiamo una grande opportunità di andare avanti giocando lo US Open, con alcune rigide precauzioni per essere sicuri che tutti i giocatori siano al sicuro e che la salute rimanga al primo posto. Questa è una grande opportunità per i giocatori di ricominciare a guadagnare, e invece abbiamo i top player che dicono che poter portare una sola persona li mette in difficoltà perché non possono farsi accompagnare da tutto l’entourage.
Se è sicuro giocare, e USTA, WTA e ATP fanno di tutto per mettere la sicurezza dei giocatori al primo posto, penso che dovremmo supportarli. È facile quando hai guadagnato 150 milioni in carriera dire alla gente cosa fare con i loro soldi e poi dichiarare di non voler giocare lo US Open. Molti di noi (la maggior parte dei giocatori) che non viaggiano con uno staff al seguito, devono tornare a lavorare. Sarebbe bello se i migliori giocatori del mondo ci supportassero, invece che fare il contrario“.