Al bando le banalità e i conservatorismi: il tennis del futuro per Patrick Mouratoglou è dinamico, rapido e aperto al cambiamento – sia in campo che davanti ai microfoni. Ho intervistato l’ideatore dell’Ultimate Tennis Shodown e allenatore di Serena Williams insieme a Steve Flink, ormai fedele compagno di chiacchierate su Zoom, e ‘Mou‘ ci ha raccontato l’idea che sta dietro questo circuito. Perché è un circuito, non un torneo, e ci tiene a rimarcarlo. E non è in competizione con l’ATP. Tutte le partite saranno visibili sulla piattaforma UTS Live.
I dettagli definitivi sul sistema di punteggio e sull’identità del decimo e ultimo partecipante verranno divulgati con un comunicato alle ore 19: tutto il resto, con il solito stile diretto che arriva presto al punto, lo trovate nell’intervista. Punzecchiature al politically correct eccessivo di Federer, Nadal e Djokovic comprese. Se masticate l’inglese potete ascoltare direttamente la nostra conversazione, altrimenti trovate più in basso un riassunto dei principali argomenti trattati.
LA VIDEO-INTERVISTA COMPLETA
LE PARTI SALIENTI DELL’INTERVISTA
Minuto 00 – Introduzione. Tutti i giocatori allenati da Mouratoglou: Serena Williams, Grigor Dimitrov, Coco Gauff, Stefanos Tsitsipas e Marcos Baghdatis.
02 – Ultimate Tennis Showdown: “È un format completamente diverso da quello che siamo abituati a vedere”, spiega Mouratoglou. Dieci giocatori, tutti contro tutti. Ogni tennista disputerà almeno nove partite, più l’eventuale semifinale e finale. “È un circuito, non è un torneo. L’UTS 1 sarà solo il primo torneo del circuito”.
03:37 – Come è nata l’idea dell’UTS: “L’età media dell’appassionato di tennis oggi è di 61 anni, e aumenta di uno ogni anno. Un pubblico che invecchia è un pubblico potenzialmente destinato a scomparire in futuro”. L’obiettivo è attirare nuovi appassionati, essere più attraenti agli occhi dei giovani. “L’idea per il futuro è quella di avere due circuiti: uno più tradizionale e uno più moderno”.
05:49 – L’UTS al femminile e la gestione di un circuito parallelo a quello ATP: “Tecnicamente un giocatore non può giocare un torneo UTS e ATP nella stessa settimana. Ma è troppo presto per parlarne. Vogliamo fare in modo che questo circuito sia un successo, a quel punto ci siederemo al tavolo con ATP e WTA”.
07:20 – La reazione di ATP e WTA. “Non vogliamo metterci in competizione con loro. Se funzionerà, faremo in modo di far coesistere tutti i circuiti assieme”.
08:26 – Le regole dell’UTS: “Non posso dire niente di specifico perché l’annuncio verrà fatto domani sera” (oggi alle 19, ndr). L’idea di base è “adattare il tennis al modo in cui le persone oggi ‘consumano’ lo sport. A 15, 20 o 25 anni, non stai seduto per tre ore a guardare una partita di tennis. Serve un format più dinamico, più entusiasmante. Il tennis di oggi è una maratona…”
11:09 – Perché il tennis non è in grado di attrarre nuove tifosi? Il pensiero di Patrick: “C’è meno varietà rispetto al passato. Non ci sono più i McEnroe, i Borg, i Panatta, i Connors: avevano tutti personalità diverse, adesso dicono tutti le stesse cose. E le regole non permettono ai giovani di vincere: pensate a Martina Hingis, Capriati, Tracy Austin…”
12:18 – Il codice di comportamento sarà più leggero. “Voglio Kyrgios e voglio Borg, i due estremi. Voglio diversità, altrimenti diventa noioso. Le persone devo essere libere di esprimersi”.
13:24 – La TV tradizionale vs cellulari e tablet. Le nuove abitudini dei consumatori. “Si può criticare o ci si può adattare. Quello che propongo è sempre tennis, ma un modo di fare tennis che si adatta al mondo in cui viviamo. Recuperando allo stesso tempo quello che rendeva il tennis eccitante negli anni ’80”.
15:40 – Steve Flink e l’esempio di Djokovic, Federer e Nadal: “Non sono d’accordo con Patrick. Sono molto diversi tra loro”. Come mantenere alto l’interesse sull’UTS quando riprenderanno i circuiti ATP e WTA e come coinvolgere i giocatori nel lungo periodo. I dubbi sulla ripartenza e sul tennis post COVID-19.

18:32 – La nascita del nuovo concept. “Abbiamo pensato: se dovessimo inventare oggi il tennis, sapendo tutto quello che sappiamo, come lo faremmo? Per me i giocatori lo ameranno”. Un nuovo format per il tennis, uno sforzo globale. La difficoltà di accettare i cambiamenti e la necessità di adattarsi al mondo attuale. “Se l’UTS non sarà la soluzione, dovremo cercarne un’altra”.
21:18 – La durata dei match, la resistenza dei giocatori e il fattore fisico. Il mio pensiero: “Anche giocare una partita di un’ora non sarebbe estremo?”. La tenuta atletica e l’allenamento, gli esempio di Djokovic, Nadal e Thiem. “L’UTS metterà in evidenza altre qualità. La velocità, la forza mentale e la tattica”, spiega Mouratoglou.
23:28 – Il pensiero di Patrick su Nole, Rafa e Roger: “È vero che hanno personalità diverse, ma il tennis ormai è diventato una gara tra chi è più ‘politically correct’. Non è autentico e non mi piace. È la mia opinione e non ho paura di dirlo. Non li biasimo, è una cosa generale, ci sono poche eccezioni”. Il prototipo del giocatore di successo.
25:20 – L’esempio di Tsitsipas. Flink: “È decisamente diverso dai top player di cui hai parlato”. “È il motivo per cui mi piace così tanto”.
26:07 – I primi contatti con i giocatori. “Come li hai convinti?”, gli chiedo. “Abbiamo fatto dei colloqui individuali di 30 minuti. Gli ho spiegato tutto quello che dovevano sapere e gli ho detto: ‘Se non sei davvero motivato, non giocare. Non è un problema, lo capisco’. È piaciuto a tutti”.
29:31 – “Hai parlato con Serena dell’UTS? Come ha reagito?”, chiedo a Patrick. “Non darmi la reazione da conferenza stampa!”. La prima frase pronunciata da Serena. I consigli sulle regole e sul formato e la richiesta di organizzare l’UTS al femminile.
31:26 – Le porte chiuse e l’investimento economico. Lo piattaforma OTT per lo streaming dei match, le interviste ai giocatori, gli show prima e dopo le partite.
33:57 – Inizia la parte su Serena, della quale potete leggere qui in modo più approfondito.