Il ritorno dei Campionati Italiani Assoluti è una realtà. Dopo l’annuncio prematuro di una prima data (il 15 giugno) poi spostata in avanti forse anche nel tentativo di assicurarsi la partecipazione dei due azzurri più in alto nel ranking ATP – Matteo Berrettini e Fabio Fognini, che per motivi differente non saranno della partita –, la Federtennis dà la conferma definitiva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM 11 giugno 2020, sempre in attuazione dei Decreti Legge n. 19 e n. 33 del 2020, che consente “gli eventi e le competizioni sportive – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali”.
Si giocherà al Tennis Club Todi 1971 dal 20 al 28 giugno, ma la speranza iniziale di avere un pubblico ancorché contingentato, vale a dire 150 spettatori per incontro, è purtroppo naufragata davanti alle disposizioni del decreto, secondo le quali i citati eventi “sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”.
Nel comunicato, la FIT sottolinea la differenza tra la propria manifestazione ufficiale e le varie esibizioni che stanno caratterizzando questo periodo di sospensione dei circuiti ATP e WTA, dirigendo i suoi strali in special modo sull’Ultimate Tennis Showdown di Patrick Mouratoglou. Difficile darle torto: l’invenzione del coach di Serena Williams pare effettivamente generata mentre la ragione faceva un pisolino. Su Marte. Non sorprende allora leggere che gli Assoluti segnano il “ritorno al tennis vero”, il primo in questi tempi di vacche magre ma anche normali.
IL FORMAT – Arrivato in seguito il comunicato di MEF Tennis Events, responsabile dell’organizzazione, apprendiamo che le qualificazioni maschili andranno in scena da sabato 20 a lunedì 22 e, sempre lunedì, comincerà il tabellone principale. Le ragazze cominceranno con un giorno di ritardo e il tabellone cadetto si protrarrà fino a mercoledì, giorno in cui inizieranno anche gli incontri del main draw. Un po’ a sorpresa, viste le dichiarazioni federali, fino ai quarti di finale compresi, gli incontri saranno sì al meglio dei tre set, ma l’eventuale terza partita sarà un tie-break ai dieci punti.
MONTEPREMI – Gli uomini si divideranno 18.000 euro così ripartiti: 4.500 al vincitore, 2.700 al finalista, 1.440 ai semifinalisti, 900 ai perdenti nei quarti e 540 (il 3% del totale) ai giocatori sconfitti agli ottavi di finale. Il montepremi femminile sarà invece più ridotto, in totale 5.000 euro dei quali 2.000 andranno alla vincitrice, 1.200 alla finalista, 400 alle semifinaliste e 250 alle tenniste sconfitte ai quarti. Per i partecipanti il torneo ha previsto l’ospitalità.
Mentre restiamo in attesa di conferme di altre partecipazioni oltre a quelle di Salvatore Caruso e Federico Gaio, dobbiamo abbandonare l’idea di tirare fuori la valigia per una capatina con finalità tennistiche in Umbria, regione che giovedì 11 ha registrato zero nuovi contagi: il tennis “vero” sta per tornare, ma le porte restano chiuse.