Se appena due giorni fa la situazione del Ladies Open di Palermo sembrava quasi compromessa, a causa del ‘buco’ di due settimane successivo alla data proposta (e accettata) del 3 agosto, gli ultimi sviluppi comunicati dal direttore del torneo Oliviero Palma vanno nella direzione opposta: sembra ormai che il torneo di Palermo si farà, e sarà in assoluto la prima manifestazione ufficiale a disputarsi dopo lo stop per il coronavirus.
“Se prima al 90% era un no, oggi posso dire che al 90% è un sì” ci ha detto brevemente al telefono Oliviero Palma. Sono in definizione gli ultimi dettagli riguardanti la struttura e la categoria del torneo, per limare i quali dovrà essere concordato l’intervento economico della WTA per supportare l’organizzazione di un torneo di rango maggiore. Palma ha lasciato intendere che il circolo sarebbe disposto ad affrontare un passivo di 80.000 euro pur di organizzare il torneo; in virtù di questo sforzo economico, l’organizzazione del torneo chiede dunque un sussidio alla WTA.
Per il primo pomeriggio, tra le 15 e le 16 italiane, è atteso un comunicato della WTA che ufficializzerà il calendario femminile. In queste ultime ore il tentativo – alquanto disperato, parrebbe – è quello di incastrare almeno un altro torneo europeo nelle due settimane tra Palermo e Cincinnati, che dovrebbe iniziare sabato 22 agosto (a New York), così da favorire la creazione di un ‘mini-swing’ europeo prima della trasferta nordamericana.
C’è grande attesa anche per il destino della tournée asiatica, che secondo ‘Marca’ sarebbe a forte rischio cancellazione per quanto attiene al circuito ATP. In WTA il peso specifico dei tornei asiatici è molto maggiore, in virtù della presenza in calendario di Wuhan (Premier 5), Pechino (Premier Mandatory) e soprattutto delle Finals di Shenzhen, un torneo che lo scorso anno ha letteralmente coperto d’oro le giocatrici.