Si temeva una diffusione tra gli altri giocatori che hanno partecipato all’esibizione Adria Tour, organizzata da Novak Djokovic, dopo la notizia della positività di Grigor Dimitrov. Purtroppo è arrivata una prima conferma: Borna Coric è risultato positivo al COVID-19 nel test che ha effettuato tra la serata di ieri e questa mattina.
“Volevo informarvi che sono risultato positivo al COVID-19. Voglio assicurarmi che chiunque sia venuto a contatto con me negli ultimi giorni si sottoponga al test! Sono davvero dispiaciuto per i danni che potrei aver causato. Mi sento bene e non ho sintomi. Rimanete al sicuro e in salute“.
Dalle notizie che ci giungono dai media serbi e croati, sembra che Marin Cilic e Alexander Zverev abbiano svolto il test che ha dato esito negativo. Per quanto riguarda Djokovic non ci sono conferme, ma la TV serba Channel B92 e il tabloid di Belgrado ‘Kurir‘ lasciano trapelare che il numero uno del mondo sarebbe rientrato subito a Belgrado senza sottoporsi al test, perché non accusava alcun sintomo. Sembra infatti che il test non sia obbligatorio per i membri di staff e organizzazione che non presentino sintomi e che per tornare a casa non abbiano bisogno di prendere un aereo. Giunto a Belgrado, Djokovic si è sottoposto al test con i membri della sua famiglia e l’esito dovrebbe essere diffuso in serata.
La scelta di Djokovic, da confermare, sarebbe ancora più sorprendente in considerazione del fatto che il ‘Telegraf‘ serbo ha divulgato la notizia della positività di Marco Panichi, il suo preparatore atletico. La terza positività confermata tra coloro che hanno partecipato alla tappa croata dell’Adria Tour è quella di Kristijan Groh, un allenatore che fa parte del team di Dimitrov.
Sebbene Coric abbia confermato di essere in salute, la preoccupazione rimane legata al fatto che sia Dimitrov che Coric hanno partecipato alle iniziativi collaterali al torneo, venendo a contatto con diverse persone oltre a giocatori e addetti ai lavori – persone a cui l’organizzazione dell’Adria Tour ha consigliato caldamente di mettersi in isolamento per 14 giorni e contattare il medico curante.
Dimitrov aveva partecipato anche al ‘Kids Day‘ in centro a Zara, evento al quale – lo conferma il nostro inviato Ilvio Vidovich – diversa gente è entrata in contatto con lui, tra cui chiaramente molti bambini. La stampa croata ha iniziato a criticare molto duramente gli organizzatori del torneo, nonostante fino alla notizia della positività di Dimitrov le critiche sulle scarse misure precauzionali fossero del tutto marginali sui media cartacei e digitali