“Guardami quando ti parlo“, è l’esordio piuttosto provocatorio di Corentin Moutet quando si rivolge al padre di Tsitsipas per accusarlo di averlo disturbato durante l’esecuzione del servizio. “Non è consentito parlare, non è giusto” dice Moutet mentre è in svantaggio 10-5 nel quarto quarto, che sarebbe poi andato a Tsitsipas così come l’ultimo e di conseguenza la partita. Moutet sta partecipando all’Ultimate Tennis Showdown in sostituzione a Pouille, che si è infortunato dopo tre partite.
Stefanos cerca di raffreddare gli animi e invita il suo avversario a riprendere il gioco, ma Moutet non si lascia incantare: “Dici così solo perché è tuo padre“. Anche il saluto con la racchetta, a fine partita, non sarà dei più calorosi (per quanto possa esserlo un ‘tap con la racchetta).
Il gioco riprende e Tsitsipas vince il quarto, ma nelle interviste che occupano il time-out che precede la disputa del Sudden Death, Moutet rincara la dose: “Non è successo solo oggi, lo fa sempre. Stefanos è un bravissimo ragazzo, ma suo padre è uno stupido. Tutti pensano che sia stupido. Parla continuamente con Stefanos mentre io sono al servizio“.