E infine dunque, Novak Djokovic, l’uomo che aveva criticato più di tutti le misure sanitarie e di sicurezza previste dalla USTA sarà l’unico dei tre “tenori” del tennis ad andare a New York. Il serbo che è imbattuto nel 2020 (18-0) sarà a Flushing Meadows per giocare sia il Western & Southern Open (dal 22 agosto) che lo US Open (dal 31 agosto). Una decisione non presa alla leggera: “Non è stata una scelta facile da fare per via di tutti gli ostacoli e le sfide da tutti i punti di vista, ma la prospettiva di tornare a competere mi esalta tantissimo“.
Nole era risultato positivo al COVID-19 in Croazia nel mese di giugno insieme ad altri a lui vicini come la moglie Jelena e uno dei suoi allenatori, Goran Ivanisevic. Ma ora è convinto di essere in perfetta forma per dare la caccia al 18° titolo dello Slam, il quarto a New York.
“Sono consapevole che questa volta sarà tutto molto diverso con tutti i protocolli e le misure di sicurezza in atto per proteggere i giocatori e la gente di New York. Tuttavia mi sono allenato duramente con il mio team per essere fisicamente in forma in modo da adattarmi alle nuove condizioni. Ho fatto tutti i controlli per assicurarmi di essere guarito completamente e ora sono pronto a tornare in campo con il massimo dell’impegno per giocare il mio miglior tennis“.
Djokovic, che ha conquistato il 2 febbraio scorso il suo Slam n.17 a Melbourne, sarà certamente il favorito d’obbligo. Chi saprà sfidarlo nella “bolla” del Queen’s?