Arrivano due conferme da Stan Wawrinka, impegnato nel Challenger di Praga: non tradisce il ruolo di primo favorito e rimane in campo per tre set. Dopo il bye al primo turno, The Man aveva lasciato un parziale a Safiullin (n. 178 ATP), Otte (n. 217) e Nagal (n. 127), mentre venerdì, in semifinale, ha dovuto rimontare con un doppio 6-3 il 5-7 iniziale subito dal ceco Michael Vrbensky, n. 405. Nato vent’anni fa a Nymburk, città a circa sessanta chilometri dalla capitale, Michael si consolerà con un balzo di quasi cento posizioni in classifica. Dal canto suo, Wawrinka scavalca – almeno temporaneamente – Shapovalov e Khachanov (attesi al Western&Southern Open) prendendosi la quindicesima posizione in classifica.
Diamo ora un’occhiata alla parte inferiore del tabellone per scoprire chi affronterà Stan nella finale di sabato programmata alle 11 di mattina. Si tratta del ventiseienne russo Aslan Karatsev (n. 253), tornato in campo questa settimana dopo Nur-Sultan, il Challenger marzolino da cui uno dopo l’altro sono scappati tutti i partecipanti mentre l’OMS dichiarava la pandemia. A Praga, Karatsev ha proseguito il suo cammino molto più spedito dello svizzero, liberandosi senza mai cedere set di avversari più quotati, a partire da Robin Haase e passando per il numero 2 del seeding Jiri Vesely per finire con Pierre-Hugues Herbert (7-5 7-6). Insomma, Wawrinka è avvisato.