Ha seguito le previsioni della vigilia la finale dell’edizione 2020 degli Internazionali di Tennis Città di Todi, uno dei due tornei che hanno segnato la ripresa del circuito Challenger dopo la lunga pausa dovuta al Coronavirus. Ha vinto infatti il più quotato ed esperto Yannick Hanfmann, testa di serie n.7 del seeding, sullo spagnolo Bernabe Zapata Miralles, n.172 del ranking ATP e sorpresa del torneo. Hanfmann si è imposto con un duplice 6-3 in poco più di un’ora di gioco. Il 28enne tedesco ha fatto praticamente sempre gara di testa, riuscendo a strappare per tre volte il servizio all’avversario nel primo set e una nel secondo, a fronte di un solo break subito, ad inizio partita. Per lui tratta del sesto titolo di categoria in carriera, il quinto sulla terra rossa.
“Mi sento sollevato. È stato un torneo duro, è un grande orgoglio aver conquistato il titolo. Ho giocato un’ottima finale. Qui a Todi ho avvertito buone sensazioni sin dal primo turno, davvero una settimana speciale”, ha commentato al termine dell’incontro il tennista di Karlsruhe. “La sicurezza? Devo fare i complimenti all’organizzazione che ha fatto un lavoro strepitoso. Era il primo torneo internazionale post lockdown, ricco di incognite e di regole nuove. Un test superato al 100%”. Grazie a questo successo, Hanfmann ha scalato ben 27 posizioni, dalla 143 alla 116. Per lui che un paio di anni fa è stato n.99 della classifica il piano non può essere che uno e uno solo. “L’obiettivo è tornare tra i primi 100 giocatori del mondo. Ma ragiono torneo dopo torneo. Voglio soprattutto divertirmi e vivere altre settimane come questa”, ha proseguito.
Così si è conclusa un’altra settimana di grande tennis a Todi, dopo i Campionati Assoluti Italiani, riesumati in questo anno complicatissimo per il tennis internazionale, e le finali di Serie A1. La mente dietro all’organizzazione di questi tre eventi così importanti nella cittadina umbra è Marcello Marchesini, patron di MEF Tennis Events. “Tre mesi fa mi sono presentato da Antonino Ruggiano, sindaco di Todi, proponendogli l’organizzazione di un torneo open che avrebbe garantito qualche centinaio di notti d’albergo prenotate in città. La nostra idea, in realtà, era molto più ampia. Abbiamo deciso di cominciare a giugno con i Campionati Italiani Assoluti, poi è stata tutta un’escalation. Ciliegina sulla torta il Challenger 100 appena terminato: l’ATP ci ha gratificato assegnandoci il primo torneo internazionale post lockdown e la manifestazione è stata un successo”, ha raccontato lo stesso Marchesini.
Ma non è finita qua. “Prossimi impegni? Entro fine agosto l’ATP ci farà sapere se il calendario resterà invariato o ci saranno modifiche: MEF Tennis Events organizzerà in ogni caso il Challenger 80 di Forlì e il Challenger 125 di Parma. Non vediamo l’ora”. E non si sa mai che la prossima volta a vincere possa essere un tennista azzurro.