La prima giornata degli US Open 2020 è filata via liscia senza particolari sorprese; in un torneo dove regna l’incertezza sulla preparazione fisica di molti giocatori tutto sommato i pronostici sono stati rispettati e la maggior parte dei top player ha vinto il proprio incontro. Tuttavia anche in questo caso si sono registrate alcune sconfitte da parte delle teste di serie e quella più notevole è senza dubbio la debacle di John Isner.
L’americano attualmente è numero 22 ma in questo Slam di casa era n. 16 del seeding, mentre il suo avversario Steve Johnson è n. 64 del mondo. Il derby a stelle e strisce è andato a quest’ultimo che ha avuto il merito di recuperare due volte un set di svantaggio, finendo per chiudere al tie-break del quinto set vinto per 7-3 dopo quasi 4 ore di lotta. Johnson così ha consolidato ancora di più i confronti diretti contro Isner portandosi sul 6-4; gli Stati Uniti dunque hanno perso il loro n. 1 ma per Johnson si profila un secondo turno alla portata contro Ricardas Berankis e la possibilità di superare il suo miglior risultato a Flushing Meadows (terzo turno nel 2012) è concreta.
La testa di serie eliminata più alta, in termini di cifre, è anche la più bassa in termini di centimetri e si tratta di Diego Schwartzman, numero 9 del seeding. Anche l’argentino è stato sconfitto al quinto set ma se possibile il suo destino è stato ancora più amaro dato che si era trovato 2 set a 0 dopo un’ora e mezza di gioco. Il britannico Cameron Norrie però non è certo uno che regala le partite ed è riuscito a ribaltare la situazione altrettanto rapidamente per poi giocarsi tutto in un quinto set al cardiopalma. Schwartzman si è portato a match point in due occasioni, sia sul 5-3 che sul 5-4, ma il n. 76 del mondo è riuscito a salvarsi prima di chiudere alla terza occasione evitando ulteriore suspense nel tie-break.
L’ultima testa di serie maschile a venir eliminata è Dusan Lajovic: il serbo era il 18esimo favorito del torneo ma è stato sconfitto in quattro set dal bielorusso Egor Gerasimov, che ha così bissato il secondo turno raggiunto lo scorso anno agli US Open, suo miglior risultato. Tra le donne invece, un po’ a sorpresa considerando i frequenti colpi di scena di questo circuito, dopo la prima giornata c’è solo una testa di serie che ha abbandonato la scena. Si tratta della n. 32 Rebecca Peterson, battuta in due set dalla ben più esperta Kristen Flipkens (34 anni, n. 72). Per la 25enne svedese è la quarta sconfitta consecutiva, la terza dopo il lockdown: le altre sono arrivate nei primi turni di Palermo per mano di Giorgi e a Cincinnati/New York contro Mertens.