Gli US Open non si sono fermati a quella palla di Novak Djokovic che ha inavvertitamente colpito alla gola una giudice di linea. Altre partite si sono giocate, con ad esempio le vittorie di Alexander Zverev e Denis Shapovalov nel tabellone maschile e quella di Naomi Osaka nel femminile. Ma è tutto passato in secondo piano. Tutti i tennisti passati in conferenza stampa si sono dovuti esprimere sul fatto del giorno. E, con diverse sfumature, tutti hanno sottolineato quanto Nole sia stato sfortunato nel senso che quella palla poteva andare dappertutto e non dove è malauguratamente andata. Ma, allo stesso tempo, nessuno ha criticato la decisione del giudice di sedia di squalificarlo.
Pablo Carreno Busta, avversario del n.1 al mondo, ha ricostruito la vicenda vista della sua prospettiva, al di là della rete. “Non ho visto quello che è successo. Stavo guardando il mio angolo. Ero contento per il break. Quando mi sono voltato ho visto il giudice di linea a terra”, ha spiegato lo spagnolo. “Ero scioccato. Sono molto apprensivo su questo genere di cose. Non mi sarei mai aspettato qualcosa del genere in un match contro Novak. Non è stata una situazione semplice nemmeno per me. Poi ho cercato di rimanere concentrato nel caso si continuasse a giocare. Faceva un po’ freddo. Mi è sembrato che quel momento fosse lunghissimo”.
Nessun dubbio sul fatto che non ci fosse intenzionalità nel gesto. “Penso che non volesse farlo apposta. Nessuno di noi farebbe qualcosa del genere intenzionalmente. Era nervoso, gli ho tolto il servizio e ha scagliato la palla. È stato sfortunato”, ha detto il n.27 del ranking ATP. Giusto squalificarlo? “Le regole sono regole. L’arbitro e il supervisor hanno preso la decisione giusta, anche se non era facile”.
Inevitabile che un’opinione in merito venisse anche chiesta anche a Shapovalov, protagonista suo malgrado di un episodio simile nel 2017 durante un match contro Kyle Edmund nel tie dei quarti Coppa Davis tra Canada e Gran Bretagna. Una piccola attenuante per Shapo in quell’occasione era la giovane età, dato che aveva appena 18 anni. “È stato super sfortunato. Mi sono trovato nella sua stessa situazione e so come si sente Novak. Naturalmente, non voleva colpire la giudice di linea. Fortunatamente lei sta bene”, ha detto il canadese, approdato per la prima volta ai quarti di finale di uno Slam grazie al successo su David Goffin. “Spero che Novak riesca a mettersi alle spalle quanto è successo e guardare avanti. Deve trarne una lezione. Però è stato sfortunato. Quella palla sarebbe potuta andare dovunque”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alexander Zverev, che è stato tra i partecipanti del tanto discusso Adria Tour quest’estate, organizzato dallo stesso Djokovic. “È stato un episodio spiacevole. Quella palla ha colpito proprio il giudice di sedia e l’ha colpita alla gola”, ha sottolineato il n.7 del ranking. “Ma c’è una regola. Il giudice di sedia e il supervisor hanno fatto il loro lavoro. Ma che sfortuna per Novak”.
Con l’improvvisa uscita di scena del cannibale serbo, e le assenze di Rafa Nadal e Roger Federer, si apre la possibilità a tante giovani stelle del tour di vincere il loro primo Major. Tra i quali lo stesso Zverev. “Ci sarà un nuovo campione Slam. Questo è poco ma sicuro. Sarà uno di noi giovani. Se includiamo anche Dominic Thiem in questa categoria”, ha affermato il tedesco. “Ora le cose si fanno interessanti. So la posizione di tutti nel tabellone, so con chi devo giocare, so con chi devono giocare gli altri. Staremo a vedere cosa succede”. Insomma, non tutte le palle tirate alla gola dei giudici di linea vengono per nuocere.