VITTORIA TRAVAGLIA-TA – Gran bella prestazione, soprattutto dal punto di vista mentale, per Stefano Travaglia contro Borna Coric. L’azzurro ha chiuso il match con il punteggio di 7-6 7-5 dopo 2 ore e 23 minuti di gioco. Il croato oggi non era certo al meglio, ma è un cagnaccio e come sempre ha offerto una partita durissima a Travaglia, il quale è stato davvero bravo a resettare ogni qual volta la situazione non filava secondo i piani.
Come nel primo set quando per ben due volte è andato avanti di un break e altrettante si è fatto riprendere. Delle due quella che rischiava davvero di pesare nella di Travaglia è stata la seconda, quando l’azzurro è andato a servire per il set sul 5-4. Tre potenti servizi lo hanno infatti catapultato sul 40-0, ma da quel momento in poi la prima di servizio è improvvisamente venuta meno e Coric ne ha approfittato per mettere i piedi in campo col rovescio fin dalla risposta (bellissima, anche se forse non totalmente voluta, la risposta smorzata vincente sul primo set point). Travaglia è però riuscito a ripartire e a trascinare il set al tie-break. Qui Coric, che si è incredibilmente trovato a giocarsi il parziale nonostante 33 errori non forzati, gioca in maniera molto contratta e regala, gratuito dopo gratuito, il 7-2 che conclude il set.
Nella pausa tra i due parziali, Coric si è sfogato duramente, prendendosela anche con il torneo e gli organizzatori (non si sa bene se per le condizioni del campo, per alcuni incitamenti venuti dalle sparute presenze sugli spalti o per altro) e ricevendo in ‘premio’ un warning. La scenata deve però essergli stata d’aiuto perché il croato si è preso quasi subito un break di vantaggio, iniziando a giocare un po’ meglio. Travaglia è rimasto attaccato punto su punto e sul 4-4 è riuscito a ricucire lo strappo, per poi allungare in maniera decisiva proprio quando sembrava che dovesse essere ancora il tie-break a decidere le sorti del set. “Credo di aver giocato meno bene del primo turno contro Fritz a livello tennistico, però sono stato molto lucido e solido nei momenti importanti“. Per la prima volta in carriera, Travaglia firma due vittorie contro top 50 nello stesso torneo.
Con questa bella vittoria Travaglia regala la certezza di vedere un italiano nei quarti di finale, dal momento che il suo prossimo avversario sarà Matteo Berrettini.Curiosamente, i due si sono affrontati tre volte – a livello Futures, tra 2015 e 2016 – e ha sempre vinto Travaglia. “Me ne ricordo due, una a Bergamo e una Santa Margherita. La terza non la ricordo! (si giocò sempre in Sardegna, un anno dopo, ndr). Eravamo giocatori diversi, anche se i fondamentali erano simili ad adesso, ma sono cambiate tante cose. Sarà una partita bella a prescindere, perché è comunque un ottavo tra due italiani a Roma”.
NO SERVE, NO PARTY – Niente da fare per Jasmine Paolini che viene eliminata in due set da Simona Halep, testa di serie numero uno del tabellone. A dire la verità la partita è stata ben più combattuta di quanto il 6-3 6-4 finale lasci presagire. In questo, molti, moltissimi sono stati i demeriti di Halep, davvero in giornata no con tutti i colpi oggi, ma capace di gestire meglio i punti importanti (8/10 il saldo sulle palle break contro il 5/12 di Paolini). Non bisogna però sottovalutare anche i meriti di Paolini che da fondo ha mostrato grandi passi avanti, col dritto innanzitutto, ma è rimasta vittima di un servizio davvero troppo vulnerabile a questi livelli (due soli turni di battuta difesi su dieci giocati nel match).
E dire che il match si era anche messo bene per l’azzurra che, approfittando dell’avvio sottotono di Halep, è riuscita a prendere in mano gli scambi e a scappare avanti 2-0. A questo punto però sono iniziati i guai al servizio per Paolini: quattro doppi falli la condannavano a restituire il break già nel terzo gioco. Un altro scambio di break fissava il punteggio sul 3-3, prima dello strappo deciso di Halep che con tre giochi consecutivi si è assicurata il primo parziale.
Il secondo set è stato davvero poco entusiasmante dal punto di vista del gioco. Halep ha sbagliato tantissimo di dritto, tenendosi un po’ più a galla con il rovescio; Paolini invece, oltre ai noti problemi in battuta, ha alternato buonissimi punti in pressione a errori più gravi. Le due sono rimaste invischiate in una spirale di ben sei giochi consecutivi vinti dalla giocatrice in risposta. Sul 4-4 però, Halep è riuscita a interrompere il trend e a far suo l’incontro, premendo sull’acceleratore e chiudendo 6-4.