Dal nostro inviato a Forlì, Massimo Gaiba
Un bel sole e una piacevole brezza accolgono i giocatori per le semifinali del Challenger di Forlì. Inizia Andrea Pellegrino che deve affrontare il 26enne brasiliano Thiago Monteiro, mancino e n. 89 ATP. Il nostro portacolori non si mostra per nulla intimorito e, piedi ben piantati a terra, inizia a martellare da fondo campo. La tensione però è alta ed entrambi i giocatori, alternando vincenti ed errori non forzati, hanno numerose occasioni per ottenere il break. Cosa che succede nel decimo gioco quando Pellegrino perde il servizio a zero. Primo set Monteiro 6-4.
La partita però non è per niente finita: il nostro tennista vuole giocarsi tutte le sue chances e fa il subito il break in apertura di secondo set, avendo poi addirittura tre palle per il 3-0. Ma il tennis, lo sappiamo, è sport crudele: se non sfrutti le occasioni ti presenta subito il conto. Allora contro-break e punteggio in parità. Parità che continua fino al 4-4 quando Pellegrino strappa il servizio alla seconda occasione utile. Si va così al terzo set dove però il nostro tennista sembra uscire prematuramente dal match lasciando spazio ad un monologo di Monteiro che chiude con un rapido 6-1. Peccato anche se non mancano per il tennista di Bisceglie motivi di soddisfazione: ha raggiunto il suo miglior risultato in carriera giocando sempre alla pari con avversari sulla carta più forti. Questo torneo potrebbe rappresentare per lui la conquista di quella consapevolezza che gli faccia fare, finalmente, il salto di qualità.
A seguire la partita più attesa in cui Lorenzo Musetti, il predestinato, se la deve vedere con il sudafricano Lloyd Harris, 23 anni e n. 96 ATP. Spalti gremiti per ammirare questo ragazzino di cui tutti parlano. Ma Harris sembra deciso ad indossare i panni del guastafeste: dall’alto dei suoi 196 cm comincia a calare il suo poderoso servizio che non è quasi mai vincente ma gli consente di prendere costantemente il comando delle operazioni. Musetti per contro appare piuttosto nervoso, forse stanco mentalmente dopo queste due incredibili settimane.
Infatti il nostro tennista perde il servizio nel terzo gioco e deve sempre rincorrere senza mai avere una vera chance per rientrare in gioco. “Oggi ero molto nervoso, forse il vento. C’erano molte condizioni a mio sfavore ed io non riuscivo ad esprimermi al meglio. Questo dimostra che nel mio gioco ci sono ancora tante cose da migliorare, anche se è positivo che sia sempre rimasto lì con la testa senza mai abbandonare il match”.
Perso il primo parziale per 4-6, Musetti sembra riuscire a girare la partita all’inizio del secondo parziale. E qui c’è il turning point dell’incontro: mentre Harris rincorre la palla che darà l’occasione del break all’avversario, va a sbattere contro le reti con l’anca già dolorante. Non chiede il “medical time-out”, cerca di continuare, zoppica un po’, perde tempo e quindi l’arbitro, veramente spietato, gli infligge un warning per “time code violation”. A questo punto il sudafricano deve aver pensato che il mondo non lo ami e di testa abbandona la partita.
Musetti si aggiudica il set per 6-0 ed inizia il terzo e decisivo parziale col vento in poppa. Nel vero senso della parola perché intanto la brezza ha rinforzato e siamo tutti pronti per la regata. Harris dal canto suo sparacchia tutto quello che gli capita sulla racchetta tipo “o la va o la spacca”. In realtà va poco, molto poco, tanto che sul 4-1 per l’avversario saluta tutti e guadagna la doccia. “Peccato per il mio avversario, è un bravissimo ragazzo che conosco molto bene. E si meritava la vittoria perché stava giocando nettamente meglio. Dopo l’infortunio all’anca non ha voluto rischiare visto che tra pochi giorni inizia Parigi”.
E domani la finale contro il brasiliano Thiago Monteiro. “Per domani speriamo che sia una bella partita e poi che dire? C’è sempre una prima volta e questa è la mia prima finale. Di positivo c’è che dopo Roma ho preso molta fiducia e consapevolezza. Anche se Monteiro è un top 100, ha molta esperienza ed è mancino, cosa che dà sempre fastidio. Però entrerò in campo per vincere e darò il 120%. Ma prima della partita di domani c’è, tra poco, anche la semifinale del doppio in cui, in coppia col mio amico Pellegrino, sfidiamo Vavassori e Golubev. Ci tengo molto”.
Risultati:
[WC] L. Musetti b. [6] L. Harris 4-6 6-0 4-1 rit.
[Q] T. Monteiro b. A. Pellegrino 6-4 4-6 6-1