La serata finora più mite di questo Roland Garros 2020 autunnale è stata illuminata dalle vittorie di due ragazzi italiani che, quasi come due parentesi, hanno racchiuso tutto l’impianto del Bois de Boulogne portando a termine le loro fatiche di secondo turno quasi contemporaneamente e nei due campi agli estremi opposti dei ground parigini.
Sì perché mentre sul campo n. 14 Jannik Sinner procedeva con la cinica determinazione di un cyborg nella sua vittoria contro il qualificato francese Benjamin Bonzi (n. 227 ATP), dall’altra parte dell’impianto, sul campo Simonne Mathieu inaugurato solo lo scorso anno in mezzo alle serre d’Auteuil, Martina Trevisan confezionava la più prestigiosa vittoria della sua carriera battendo per 7-5 al terzo set la sedicenne Coco Gauff, n. 51 della classifica WTA ma da tutti considerata una predestinata alla corona di regina del tennis.
J. Sinner b. [Q] B. Bonzi 6-2 6-4 6-4
Due vittorie molto diverse per circostanze e per svolgimento: Sinner era ampiamente favorito ed ha rispettato il pronostico chiudendo il match in tre set affogando sul nascere ogni possibile ambizione del suo avversario francese, cui sarebbe bastato solo un minimo incoraggiamento per far incarognire la partita. E invece Jannik è partito a razzo nel primo set, annichilendo Bonzi evidentemente nervoso e incapace di tenere gli scambi da fondocampo con una regolarità accettabile.
Nel prosieguo del match l’altoatesino è stato molto abile a ottenere il break ad inizio parziale sia nel secondo sia nel terzo set in modo da poter fare gara di testa e non lasciar giocare Bonzi con la tranquillità del punteggio, dal momento che quando prende fiducia e lascia andare i colpi il transalpino può essere pericoloso. “Sono entrato in campo e ho colpito bene oggi, facendo pochi errori – ha spiegato Sinner dopo il match – certamente mi ha aiutato fare il break subito all’inizio di tutti i set, ma era anche quello che cercavo di fare. Nel primo set, quando ero avanti 5-0, volevo perdere il servizio e fargli subito il break dopo in modo da poter cominciare a servire nel secondo set. Non ci sono riuscito, ma magari avrei perso il servizio nel game iniziale del set”.
Infatti all’inizio del secondo parziale ci sono stati subito tre break consecutivi, in quelli che poi si sarebbero rivelati i tre giochi più complicati dell’intero incontro. Passato quel momento Sinner ha sempre gestito il match con grande autorità, annullando le uniche palle break concesse con la battuta e proseguendo a dettare il gioco negli scambi da fondocampo. “Oggi non ho rischiato molto, perché non serviva fare di più – ha detto Jannik – sono rimasto molto sull’incrociato, tirando anche molto forte, perché vedevo che lui si sentiva in difficoltà, a volte provava a uscire sul lungolinea e a volte sbagliava direttamente”.
Al prossimo turno Sinner dovrà affrontare l’argentino Federico Coria (n. 99 ATP), il fratellino di quel Guillermo Coria finalista qui al Roland Garros nel 2004. “Ho visto un po’ della sua partita oggi – ha detto Sinner – sta giocando bene, si sta sentendo bene in campo, è un giocatore solido, fa molti sventagli, me la dovrò giocare bene”.
[Q] M. Trevisan b. C. Gauff 4-6 6-2 7-5
Dall’altra parte del Roland Garros, a buoni 20 minuti di camminata dal campo 14 (forse 15 minuti quest’anno dal momento che c’è molto meno “traffico” nei corridoi data la limitata presenza di pubblico), si è materializzata l’impresa di Martina Trevisan, già vincitrice di quattro partite in questo torneo (tre di qualificazione più quella vinta per ritiro contro Camila Giorgi), che ha messo in campo tutto il suo mestiere, tutta la sua grinta e tutta la sua tenuta mentale per avere la meglio della quotatissima Coco Gauff. La testa è stata fondamentale soprattutto nel rush finale della partita, quando una chiamata sciaguratamente sfortunata del giudice di sedia Marijana Veljovic l’ha privata di un punto che l’avrebbe portata a match point sul 5-3, 40-40.
“Quando mi hanno fatto il furto non l’ho presa bene, perché era proprio fuori, non era nemmeno vicina. Inizialmente non l’ho presa bene, ma ho avuto la pausa del cambio di campo, mi sono detta che sono cose che capitano, è successo anche ieri a Mladenovic. Poi lei ha messo quattro prime nel game del 5-5, e da lì sono riuscita a resettare e andare avanti”. In quel frangente, con un meraviglioso game sul 4-3 Martina era riuscita ad andare a servire per il match sul 5-3, ed aveva pure rimontato dallo 0-40 annullando tre palle break. Sul punto successivo un diritto di Gauff era finito oltre la riga, ma al controllo del segno il giudice di sedia ha indicato un altro punto assegnando il “quindici” alla giocatrice americana.
Con la freddezza della veterana Trevisan si è scrollata di dosso la decisione avversa e ha giocato un altro splendido game sul 6-5 chiudendo questa splendida vittoria. Dopo aver smesso di giocare per quattro anni ed aver esordito nel tabellone principale di uno Slam solamente lo scorso gennaio in Australia, Martina Trevisan si giocherà il terzo turno del Roland Garros contro la testa di serie n. 20, la greca Maria Sakkari. “Sì, la conosco molto bene, ma per il momento non voglio pensare alla partita di venerdì. Per ora massaggio e riposo”.