Il 2020 – e poteva andare molto peggio – si chiuderà con un solo Slam saltato. Della scelta di Wimbledon (e della super polizza assicurativa su cui si è appoggiata) si è detto tanto, ma nei corridoi dell’All England Club è il momento in cui si inizia a parlare dell’immediato futuro. L’edizione del 2021 è lontana appena una decina di mesi e – con o senza pubblico – dovrebbe svolgersi regolarmente. È quanto fa filtrare il Times, riportando anche una significativa azione diplomatica di Andy Murray (molto ascoltato da quelle parti). Il migliore degli scenari – apprendono le fonti del quotidiano londinese – sarebbe comunque una netta riduzione dei posti disponibili.
“Vorrei che il prossimo Wimbledon si giocasse comunque – le parole dello scozzese, riportate da Stuart Fraser -, è chiaro che i giocatori preferirebbero avere il pubblico sulle tribune, ma allo stesso tempo è meglio avere il torneo invece che non averlo“. L’aspetto dell’assicurazione rimane essenziale. Sarebbe estremamente difficile, alla luce delle nuove condizioni globali, ottenere per il 2021 la stessa copertura assicurativa contro le pandemie. Il disastro economico sarebbe inevitabile, suggerendo così di seguire la strada battuta in questa estate (con tutte le differenze tra un caso e l’altro) da US Open e Roland Garros.
La spinta di Murray: “Sì a Wimbledon 2021, con o senza pubblico”
Il Times svela l'azione diplomatica dello scozzese e l'orientamento dell'All England Club. Fattore determinante: non sarebbe possibile ottenere una nuova copertura assicurativa contro la pandemia
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