L’unica partita senza sorprese di questo inizio di giornata è (neanche a dirlo) quella di Rafael Nadal, che supera il giovane tennista americano Korda con il punteggio di 6-1 6-1 6-2. In una sfida tra l’idolo e l’ammiratore, l’esperienza e la diagonale di rovescio di Nadal fanno la differenza e impediscono, di fatto, che ci sia una vera partita. Korda mostra una buona resistenza soprattutto dal lato del suo rovescio, ma non è abbastanza per superare la sfida suprema per qualsiasi tennista sulla terra battuta.
Nonostante abbia di fronte un ragazzo che lo ammira a tal punto da aver chiamato il suo gatto ‘Rafa’, Nadal parte senza fare sconti. La dura legge dello spagnolo si stende sul campo fin da subito, quando conquista il primo break con un rovescio a rete di Korda. Il tennista americano riesce più o meno a tenere sulla diagonale di rovescio, come anticipato, ma Nadal continua a martellare sul dritto e conquista un’altra palla break, convertita grazie a un doppio fallo di Korda. Il vento batte forte sullo Chatrier e rende complicate le operazioni per entrambi, tanto che Nadal auspica la chiusura del tetto (riaperto dopo che Halep-Swiatek si era disputata a tetto chiuso); la richiesta non viene accolta. Il 12 volte campione di questo torneo non ci bada troppo, e dopo aver concesso un game di cortesia a Korda chiude con un comodo 6-1 in trentasette minuti di gioco.
Cambia poco la musica nel secondo set. Nadal mette subito sotto pressione il tennista americano e si prende il primo vantaggio nel set con un dritto malamente sbagliato da Korda. Nonostante il figlio di Petr riesca a reggere negli scambi lunghi, il dominio di Nadal si esprime negli scambi corti, per ora la chiave della partita. Il giovane tennista americano prende fiducia con il passare dei minuti, si porta anche 40-0 sul suo servizio ma lo spagnolo non molla il game e si porta a palla break, convertita grazie a un rovescio in corridoio di Korda. Nadal ha fretta di chiudere e va a tre palle set con uno splendido dritto lungolinea, specialità della casa. Il terzo è quello buono, con un dritto dell’americano che finisce lungo e dona il secondo set al campione spagnolo per 6-1.
Il parziale di due set a zero non è abbastanza per piegare la fiducia di Korda, che era apparso già in crescendo nel finire del secondo set. Il numero 132 del mondo si prende di forza la prima palla break della partita. Nadal annulla la prima ma deve cedere il servizio alla seconda, perdendo il servizio per la prima volta nel match e per la seconda nell’intero torneo. Continua il momento non brillante di Nadal, che sta arretrando troppo la posizione durante lo scambio. Lo spagnolo sale 40-0 sul suo servizio nel terzo game, ma si fa recuperare e servono i vantaggi per chiudere un game che si stava facendo complicato.
La reazione del campione non si fa attendere, perché va bene scherzare ma c’è un quattordicesimo quarto di finale al Roland Garros da conquistare. Nadal infila due break consecutivi che lo riportano saldamente in cabina di comando. L’ultima preoccupazione della partita arriva nel settimo game, ma un ace e un rovescio sbagliato da Korda sono abbastanza per salvarsi. La parola fine al match arriva proprio sul servizio di quest’ultimo; il primo match point è quello buono e un dritto vincente in risposta fa volare Nadal ai quarti di finale. Attende il vincitore della sfida tra Jannik Sinner e Alexander Zverev, sui quali Rafa non si sbottona troppo in conferenza stampa. Per quanto possa essere forte l’avversario dall’altra parte della rete, finché avrà energia per stare in campo, Nadal rimane l’uomo da battere sul Philippe Chatrier.