[18] G. Dimitrov vs [5] S. Tsitsipas (13 circa, Philippe Chatrier)
Perché siete degli amanti del tennis di altri tempi. Sfida tra due dei giocatori più eleganti e fascinosi del circuito, dentro e fuori dal campo. Rovesci ad una mano, serve and volley, attacchi in contro tempo. Una manna per chi rimpiange McEnroe e Borg in questi tempi di tennis tutto potenza e botte da fondocampo. Nei due precedenti scontri diretti, giocati curiosamente entrambi al Masters 1000 di Shanghai, nel 2017 e nel 2018, si è imposto Tsitsipas, sempre in due set. Sia per lui che per Dimitrov sarebbe una prima volta nei quarti di finale al Roland Garros. E né Rublev né tanto meno Fucsovics sono avversari impossibili da battere per un posto tra i Top 4.
[30] O. Jabeur vs D. Collins (13 circa, Suzanne Lenglen)
Perché è una sfida tra il bene e il male, senza voler offendere nessuno. Da una parte la tunisina Jabeur. Fisico un po’ paffuto, tennis aggressivo e rischioso, grande senso dell’umorismo di fronte ai giornalisti. Dall’altra la statunitense Collins. Lo stereotipo della prima classe dei film di Hollywood, gioco solido e continuo, sicurissima di sé. Sono arrivate agli ottavi tra lo stupore generale, facendo fuori al terzo turno rispettivamente Sabalenka e Muguruza. E ora nessuna delle due si vuole più fermare.
[1] N. Djokovic vs [15] K. Khachanov (16 circa, Philippe Chatrier)
Perché finalmente sapremo qualcosa sullo stato di forma di Djokovic. Khachanov è il primo vero test nella strada del cannibale serbo verso il suo secondo titolo a Parigi. Il 24enne russo, n.16 del ranking ATP, viene da una ottima vittoria contro uno specialista della terra rossa come Garin. Al Roland Garros si trova particolarmente a suo agio come dimostrano i quarti dell’anno scorso. E, paradossalmente, queste condizioni pesanti gli sono congeniali, permettendogli di avere tutto il tempo per caricare i suoi colpi tanto potenti quanto macchinosi. La chiave per Nole sarà riuscire a sottrargli questo tempo. Se non ci riuscirà fin dall’inizio il match potrebbe diventare complesso.
F. Ferro vs [4] S. Kenin (19 circa, Philippe Chatrier)
Perché Ferro è l’ultima francese sopravvissuta nei tabelloni di singolare. La 23enne transalpina, n.49 del ranking WTA e trionfatrice al torneo di Palermo, è in grande fiducia. Per lei due bei successi contro l’emergente Rybakina e l’ostica Tig. Ora però c’è la prova del nove contro Kenin, vincitrice degli Australian Open quest’anno e quarta favorita del seeding. La statunitense non è certo una cultrice della terra battuta e ha già perso per strada un paio di set nel torneo. Ma ben conosciamo le sue doti da agonista e di sicuro non mollerà un punto.