Sull’onda delle performance entusiasmanti di Martina Trevisan e Jannik Sinner, l’Italia è riuscita a conquistare uno dei diversi trofei messi in palio dal Roland Garros Nel torneo di doppio femminile junior si sono imposte Lisa Pigato ed Eleonora Alvisi. Una partnership nata per caso, ma che si è rivelata vincente: Lisa ed Eleonora, rispettivamente di Bergamo e di Barletta, hanno entrambe 17 anni e speravano di partecipare al torneo di singolare, essendo iscritte come alternate.
Sfumata la possibilità di entrare nel tabellone di singolare, hanno poi deciso di tentare insieme l’esperienza del doppio. E hanno fatto benissimo poiché, match dopo match, il duo ha trovato sempre più affiatamento fino alla finale, in cui le azzurrine hanno sconfitto la coppia russa formata da Bondarenko/Shnaider con lo score di 7-6 6-4.
“Il doppio è stato improvvisato“, hanno confermato le ragazze, “ci siamo iscritte al singolare ma siamo rimaste alternate. E così abbiamo provato a firmare per il doppio. Era praticamente la prima volta che giocavamo insieme perché l’ultimo match in doppio risale al periodo under 12. Quando abbiamo iniziato a giocare eravamo felici anche se la prima partita non è stata facile, ma poi match dopo match ci siamo trovate sempre meglio. Abbiamo vinto tre incontri al tie-break“.
I bei successi di Trevisan sono un’ispirazione per Lisa ed Eleonora?“Sì, certamente. Speriamo di arrivare sempre più in alto, ci ispira l’exploit di Martina Trevisan ma anche la Cocciaretto, che è un po’ più vicina a noi per l’età. Loro sono un esempio per noi, perché più si alza il livello, maggiore è lo stimolo per noi. Come siamo come coppia di doppio? Ci completiamo tanto. E, per il futuro, quello che possiamo dire è che bisogna crederci sempre. All’inizio della settimana non pensavano di giocare ma ci siamo allenate bene“.
Cosa fanno nella vita le due azzurrine? “Frequentiamo una scuola superiore ma online, perché ci alleniamo circa sette ore al giorno dal lunedì al sabato. L’obiettivo ora è quello di allenarsi bene e magari di conquistare anche i primi punti WTA“.
C’è sempre un modello di riferimento per un giovane che si approccia al tennis. Per Lisa Pigato è Francesca Schiavone: “Sono fortunata ad avere Francesca in Accademia, a Milano: è molto carismatica, cerco sempre di imparare il più possibile da lei. È un grande personaggio e ha grande personalità“. Per Eleonora Alvisi invece il modello da cui trarre ispirazione è la conterranea Flavia Pennetta: “Mi ispirava molto la Pennetta, la adoravo ma apprezzo tanto anche Maria Elena Camerin. Io mi alleno a Padova e dove gioco c’è anche lei“. Dopo il bellissimo risultato parigino però non c’è tempo di grandi festeggiamenti perché si riparte subito: “Come festeggeremo la vittoria? In aeroporto perché partiamo già stasera! [sabato sera, ndr]”.