Si è finalmente illuminata una lampadina nel buio finale di stagione di Andreas Seppi. Nella fase due dell’anno tennistico duemilaventi, scattata ad agosto dopo il lungo stop forzato dalla pandemia, il tennista di Caldaro aveva perso completamente la bussola racimolando nove sconfitte a fronte di appena tre vittorie, nessuna nel tabellone principale di un evento maggiore. Fino a oggi. Nel primo turno del torneo di Nur-Sultan già Astana, Andreas ha vinto bene un match in cui non partiva per nulla favorito contro il caldissimo russo Aslan Karatsev, uno che nella fase stagionale post-lockdown è invece esploso con due vittorie e una finale nel circuito Challenger, oltre a un balzo in classifica di posti centoquarantaquattro nella classifica mondiale.
Messo a proprio agio da condizioni di gioco alquanto congeniali, Seppi ha saputo lucrare dividendi interessanti dalla propria solidità, vista la giornata ballerina vissuta dal tennista moscovita non solo con il dritto. In panne al servizio nell’ottavo gioco, Karatsev ha concesso il break che ha deciso il primo set con un doppio fallo, ma è stato bravissimo a spolverare il tennis che lo ha portato a ridosso della top cento all’inizio della seconda partita, quando ha travolto un Seppi nel frattempo spentosi con un terrificante parziale di venticinque punti a otto.
Ma se l’incontro sembrava essere tornato sul tracciato più prevedibile, Seppi è rientrato in partita con una gradita reazione d’orgoglio, certificata persino da qualche sporadico moto d’autoincitamento cui certo non ci ha abituato. Fattosi recuperare il break di vantaggio ottenuto alla quarta chance nell’interminabile secondo gioco, Andreas ha continuato a rispondere bene e a stare vicino alla linea di fondo, per strappare una seconda volta la battuta al russo nel sesto game. Volato di lì a poco sul cinque a due, l’ex numero diciotto ATP non si è fatto mancare un finale thrilling, ma ha annullato le due palle break che avrebbero rimesso in pista l’avversario e chiuso al secondo match point.
Per Seppi, che al secondo turno affronterà il vincitore dell’incontro tra McDonald e Bublik, qualcosa più di un’iniezione di fiducia e di uno squarcio alla coltre di pessimismo latente. A oggi la classifica dice centotré, e tra non molto si chiudono i conti per il main draw dell’Open d’Australia: conviene iniziare a mettere da parte qualche punto.
Risultati Nur-Sultan
J. Vesely b. [5] T. Sandgren 6-4 7-6(7)
[Q] Y. Sugita b. [Q] D. Dzumhur 6-1 5-7 6-4
E. Gerasimov b. G. Harris 6-3 3-6 7-6(3)
[Q] E. Ruusuvuori b. [WC] T. Skatov 6-2 6-0
[WC] A. Seppi b. [Q] A. Karatsev 6-3 1-6 6-3
Il tabellone completo di Nur-Sultan
SONEGO VA – È un Lorenzo Sonego in grande spolvero quello che batte Dusan Lajovic 6-4 6-3 e mette a segno la prima vittoria della stagione sul duro, non certo la superficie preferita dall’azzurro, entrato in tabellone come lucky loser dopo aver perso nelle qualificazioni da Aljaz Bedene. Il primo set è equilibrato e piacevole, entrambi rimangono attaccati al servizio, con qualche difficoltà da parte di Lorenzo che affronta quattro palle break equamente distribuite fra il terzo e il nono game; quando non è la prima battuta a dargli il punto diretto, ci mette del coraggio giocando un’ottima smorzata di dritto o presentandosi a rete per cancellarle. I piedi di Lorenzo vanno a mille, gira attorno alla palla per scaraventare i suoi drittoni con una sicurezza che poche volte abbiamo visto dopo la ripresa del Tour – come contro Taylor Fritz al Roland Garros, per intenderci.
Inattaccabile sui propri turni di battuta, Lajovic mette meno prime in campo proprio al decimo gioco; Lorenzo entra bene negli scambi e fa suo il parziale alla prima palla break. Il venticinquenne di Torino non approfitta del momento favorevole affossando una comoda volée che gli avrebbe dato lo 0-40 nel secondo game, ma dimentica subito l’occasione sfumata e rimane ben concentrato e reattivo. Alcuni minuti dopo, è bravo Lajovic a risalire da risalire dal 15-40, ma alla terza chance Lorenzo tiene in piedi uno scambio particolarmente duro e alla fine incassa l’errore serbo. Consolida il vantaggio salendo 5-2, tira il fiato e poi non trema minimamente al momento di chiudere piazzando il 6-3 dopo un’ora e venti minuti. Al prossimo turno, Sonego troverà Hubert Hurkacz, con il quale ha vinto due match sulla terra battuta perdendone altrettanti sul veloce, ma la sfida si preannuncia aperta se saprà ripetersi ai livelli di questo pomeriggio.
Il tabellone completo di Vienna
Ha contribuito Michelangelo Sottili