Alexander Zverev ha rotto il silenzio dopo giorni per lui estremamente pesanti. Qualche giorno fa, il tedesco, al momento N.7 ATP, ha ricevuto la notizia della gravidanza di Brenda Patea (i due hanno avuto una relazione di poco meno di un anno, conclusasi ad agosto), che però ha dichiarato di voler crescere il bambino da sola.
Questo sarebbe già un carico notevole di questioni spinose da affrontare di per sé, ma poco dopo è arrivata la grave accusa di violenze domestiche da parte di un’altra ex-compagna di Sascha, vale a dire Olga Sharypova, secondo la quale ci sarebbero stati diversi episodi di violenza fra cui un tentato soffocamento con un cuscino a New York – la modella russa non ha per ora sporto denuncia.
Adesso è arrivata la replica di Zverev, che ha deciso rispondere a entrambe via social:
Per quanto riguarda il figlio in arrivo ha scritto: “Gli ultimi giorni sono stati difficili per me. Diventerò padre a 23 anni. Non vedo l’ora che arrivi il bambino. Anche se Brenda ed io non stiamo più insieme, abbiamo comunque mantenuto un buon rapporto, e voglio prendermi le mia responsabilità. Ce ne occuperemo insieme, ma questa è l’ultima cosa che voglio dire sull’argomento. Sono sicuro che saremo in grado di gestire la situazione senza coinvolgere i media”.
Passando all’argomento più controverso, queste sono state le sue dichiarazioni: “Poi ci sono le accuse infondate della mia ex-fidanzata Olga Sharypova, di cui ho letto oggi sui giornali. Mi hanno intristito molto. Ci conosciamo da quando eravamo bambini e abbiamo condiviso tante esperienze. Mi rammarico che faccia certe affermazioni, semplicemente perché non sono vere. Abbiamo avuto una storia, ma è finita molto tempo fa. Non so davvero perché abbia deciso di muovere queste accuse solo adesso. Spero davvero che riusciremo a trovare un modo per ricominciare a trattarci ragionevolmente e rispettosamente”.
Nonostante i due titoli vinti consecutivamente a Colonia, Zverev difficilmente avrà un buon ricordo del 2020 (o dell’anno precedente): prima di queste due vicende, è stato coinvolto nel focolaio dell’Adria Tour, a cui aveva fatto seguito la promessa di auto-isolarsi per due settimane, violata per andare a un party in Costa Azzurra; poi è arrivata la sconfitta in finale a New York dove si è fatto rimontare due set da Thiem (anche se questa delusione ha un peso piuttosto irrilevante rispetto al resto); successivamente, si è presentato in campo per l’ottavo di finale parigino contro Sinner con la febbre senza comunicarlo agli organizzatori del Roland Garros, infrangendo i protocolli anti-Covid del torneo; e adesso queste due notizie.
La prossima settimana dovrebbe giocare a Bercy per poi volare a Londra per le Finals, ma è probabile che avrà ben altri pensieri per la testa, anche qualora dovesse scendere in campo.