Ben tre italiani in campo nel venerdì di Parma, giornata dedicata ai quarti di finale: Andrea Arnaboldi (n.292 ATP), Roberto Marcora (n.182 ATP) e Luca Vanni (n.510 ATP).
ARNABOLDI vs FERREIRA SILVA – Il primo a scendere in campo è il tennista milanese che, proprio come nel turno precedente contro Gregoire Barrere, parte lento, lasciando gioco a Ferreira Silva (n.203 ATP) che sul 3-3 annulla due palle break per poi non ricambiare il favore, confermando che sport dispettoso sappia essere il tennis. Il portoghese, avanti così 4-3, mette velocemente in cassaforte il primo set. “All’inizio ho fatto davvero fatica a rispondere, il taglio mancino del servizio di Ferreira Silva mi ha creato parecchi problemi”.
Nel secondo parziale cambia la musica (“La mia forza è stata di rimanere tranquillo e di pensare solo a esprimere il mio miglior tennis”), con il tennista azzurro che strappa subito il servizio a Ferreira Silva e cancella un’occasione per il contro-break con un provvidenziale ace. Arnaboldi conferma di trovarsi veramente a proprio agio su questo campo velocissimo che ne esalta le caratteristiche. La sua palla mancina schizza veloce e le sue discese a rete raramente lasciano replica. Da qui alla fine è quasi un monologo per Andrea che chiude 3-6 6-3 6-4 e troverà in semifinale il britannico Liam Broady (n.202 ATP) che ha avuto la meglio, al termine di un’autentica maratona, su Maxime Cressy (7-6 4-6 7-6). Lo statunitense ha picchiato duro col servizio (27 ace alla fine), ma questo non è bastato contro il coriaceo Broady che ha prevalso senza aver avuto nemmeno una palla break a favore.
MARCORA vs STEBE – Roberto Marcora torna in campo solo 24 ore dopo il sorprendente successo su Musetti ma questa volta il tappeto del Palasport Raschi non gli è amico. Già nel terzo gioco affossa in rete la volée che gli costa il break. Così Cedrik-Marcel Stebe riprende con tutta tranquillità i suoi esperimenti balistici dalla riga di fondo, senza che Marcora riesca a trovare le giuste contromisure. Anzi il tedesco conquista un secondo break e si porta sul 4-1 per poi chiudere velocemente il set. Nel secondo parziale Marcora appare un po’ rassegnato e perde il servizio sia nel terzo che nel quinto gioco. Risultato finale: 6-2 6-2 per Stebe.
HALYS vs VANNI – Luca Vanni era entrato in campo pieno di ottimismo, pur consapevole della forza devastante del servizio di Quentin Halys. L’altro giorno infatti ci aveva detto: “È vero che fa molti ace, ma anche molti doppi errori”. Dunque la strategia è semplice: rapido nei propri turni di servizio e aggressivo in risposta. La cosa sembra funzionare e non si contano le palle break per il tennista toscano. Alla fine del set saranno ben nove ma un po’ Halys è bravo a giocare i punti importanti, un po’ Vanni si fa venire il braccino e sembra limitarsi ad aspettare l’errore dell’avversario. Un avversario che, da parte sua, continua a fare imperterrito il proprio gioco, con grandi giocate e incredibili sciocchezze. E il servizio rimane per lui una bella assicurazione sulla vita (alla fine saranno 22 ace e 9 doppi falli). Mentre il tennista toscano si trova ben presto a dover rimpiangere tutte queste occasioni perse, infatti nel tie-break non vede palla e conquista solo due punti.
Nel secondo parziale il copione non cambia e Vanni continua a sprecare palle break, alla fine saranno ben 13 contro nessuna per il francese. Inevitabile allora un altro tie-break con Vanni che si ferma a 4 e assiste impotente all’ennesimo ace con cui Halys trasforma il primo match point per chiudere 7-6 7-6.
Massimo Gaiba