L’ultima volta in campo s’era vista al Roland Garros, e non era finita bene. Ritiratasi nel secondo set del derby di primo turno con Martina Trevisan a causa di un problema al gomito, ma non prima di essersi prodotta in un poco edificante rovinio da cinquantuno errori non forzati in quindici game, Camila Giorgi si è eclissata per più di quaranta giorni. La buona notizia di oggi, oltre al constatarne il rientro in occasione del torneo austriaco già vinto nel 2018, sta nel successo ottenuto dalla Nostra contro la sempre scomoda Sara Sorribes Tormo: una vittoria da Giorgi, in tutto e per tutto.
La figlia di paròn Sergio ha dominato il primo set ed è volata sul quattro a uno nel secondo, approfittando di condizioni di gioco che certo le si confanno molto più di quanto non le gradisca la terraiola valenciana. Quando Camila è sul rettangolo di gioco è tuttavia sempre sconsigliabile parlare di match in controllo, e puntualmente, anche gravata da molti doppi falli oltreché dai soliti abbondanti errori di misura, la maceratese ha subito il ritorno di formichina-Sorribes, abile ad appoggiarsi sulle sventatezze della rivale per piazzare il parziale di sei giochi a uno che ha spinto la contesa al terzo.
Partite dall’andamento tanto altalenante, soprattutto in coda a una rimonta inaspettata, non sono bestie facili da domare per Giorgi. Ma proprio quando gli allibratori l’hanno marchiata con il bollo della sfavorita, Camila ha ripreso a mettere la palla sulle righe, volando sul quattro a uno nel terzo set e planando fin sul traguardo, stavolta riuscendo a contenere un nuovo, pericoloso tentativo di rimonta della spagnola compiuto a metà.
Un primo turno è solo un primo turno, ma una vittoria è pur sempre una vittoria, specie se il successo mancava addirittura dall’esordio a Flushing Meadows con Alison Van Uytvanck. Nella speranza di replicare la cavalcata di due anni fa, Camila al secondo turno se la vedrà con chi emergerà vincitrice dall’incontro tra Irina Begu e Nadia Podoroska, per affrontare gli sgoccioli di una stagione sin qui amara con un po’ di sereno.
JASMINE – Dopo la sconfitta con Arantxa Rus al primo turno di qualificazioni di Ostrava, è rientrata in campo anche Jasmine Paolini. Sorteggiata contro la n. 11 WTA e prima favorita del seeding Aryna Sabalenka, l’azzurra si è arresa con un doppio 6-4. Prevedibilmente, il servizio ha giocato un ruolo fondamentale e Jasmine ha pagato la bassa percentuale di realizzazione con la prima, il 51%. Le 16 palle break affrontate dalla nostra rappresentante (12 salvate) contro le 5 concesse dall’avversaria raccontano la differenza dei rispettivi turni di battuta, con Aryna che ha piazzato anche 11 ace.
Era partita bene, la ventiquattrenne toscana, portandosi sul 4-1, ma la reazione della bielorussa è arrivata pronta e inesorabile con cinque giochi consecutivi. Paolini ha resistito nel secondo parziale finché, dopo lo scambio di break dal 3 pari, l’equilibrio si è definitivamente rotto al successivo turno di battuta e Aryna ha chiuso senza concedere nulla alla risposta.
“Sto lavorando sul servizio” ha poi dichiarato Sabalenka. “Credo che mi abbia aiutata oggi, mettendole molta pressione”. Al prossimo turno troverà la qualificata Stefanie Voegele.
Ha contribuito Michelangelo Sottili
Risultati:
A. Rus b. T. Zidansek 6-4 6-4
C. Giorgi b. S. Sorribes Tormo 6-3 5-7 6-4
[Q] J. Fett b. [Q] T. Martincova 6-2 3-1 rit.
B. Krejcicova b. [Q] H. Tan 6-3 5-7 6-2
S. Cirstea b. [WC] J. Grabher 2-3 rit
[Q] S. Voegele b. V. Kuzmova 7-6(3) 6-3
[WC] V. Zvonareva b. M. Kostyuk 6-4 6-2
[1] A. Sabalenka b. J. Paolini 6-4 6-4