Mancano pochi giorni alle ATP Finals che quest’anno festeggiano – per così dire – il cinquantesimo anniversario. Dietro le porte chiuse, tra le gradinate buie e deserte, si sfideranno le otto coppie e gli otto tennisti a caccia del titolo di Maestro, come ancora ci piace chiamarlo. All’assenza del pubblico si aggiunge quella dei giudici di linea, per la prima volta sostituiti Hawk-eye live, l’occhio elettronico che chiama in tempo reale – un’altra delle misure per limitare al massimo il rischio di contagio durante lo svolgimento della manifestazione. È il quotidiano spagnolo Marca a rivelarci tutti i “protocolli Covid-19” adottati a Londra ai quali dovranno attenersi i giocatori.
È stata organizzata una bolla a North Greenwich, la parte settentrionale della penisola sul Tamigi che ospita la O2 Arena. Non ci saranno trasferimenti in battello perché tutti i tennisti alloggeranno all’Hotel InterContinental, vicinissimo al campo di gioco. I giocatori sono attesi tra martedì e mercoledì, dal momento che dovranno sottoporsi al test PCR entro le ore 12 di giovedì; rimarranno nelle loro stanze fino a che non sarà confermato l’esito negativo. Un risultato positivo comporterà l’esclusione dal torneo. Non ci saranno altri test a meno che non compaiano sintomi compatibili con il Covid-19. In virtù della partecipazione ridotta rispetto agli altri tornei, i giocatori avranno a disposizione tre pass ciascuno. Visto che lasciare la bolla non può che comportare la squalifica, tennisti e staff dovranno “accontentarsi” di mangiare in hotel o sul… luogo di lavoro.
Un girone della gara di singolare sarà denominato “Tokyo”, in onore della città che per prima ha ospitato il Masters (era il 1970, vinse Stan Smith), mentre l’altro sarà “London”. Per il doppio, come omaggio alla fenomenale coppia che recentemente ha dato l’addio purtroppo silenzioso al Tour, i gironi avranno i nomi dei gemelli Bryan, Mike e Bob.
In virtù dell’accordo quinquennale firmato nel 2019, saranno ancora le palle Dunlop a rimbalzare per un’ultima volta sul Green Set di Londra. Tra un anno, toccherà a Torino.