[3] D. Thiem b. [2] R. Nadal 7-6(7) 7-6(4)
Applausi, applausi e ancora applausi. Non si erano mai incontrati indoor, ma le ultime due sfide sul duro (US Open 2018 e Melbourne 2020) promettevano una grande battaglia nel martedì pomeriggio della O2 Arena e le aspettative sono state confermate e perfino superate: dopo quasi due ore e mezza di tennis ad altissimo livello, Dominic Thiem supera Rafael Nadal con due tie-break e conquista la testa del girone “London 2020”.
Sicuramente uno dei match più spettacolari della sfortunata stagione 2020, che avrebbe certo meritato l’adeguata cornice di pubblico, ma il ritmo impresso dai due contendenti e le emozioni conseguenti hanno fatto dimenticare gli spalti vuoti. Non che ci fossero più dubbi al riguardo, ma i due migliori interpreti del tennis su terra battuta hanno ancora una volta dimostrato di saper uscire senza alcun timore dalla propria zona di comfort non semplicemente adattandosi alle condizioni indoor, ma facendole proprie, tanto che, se qualcuno avesse visto il Rafa odierno per la prima volta, faticherebbe a comprendere come un tale attaccante riesca anche a difendere in quella maniera.
Thiem, che fino a due anni fa si era forse adagiato sui risultati conseguiti accontentandosi di rimanere alle spalle dei tre alieni, è definitivamente uscito allo scoperto nella sua caccia al vertice del ranking – un percorso ancora lungo e difficile, ma non più una sorta di sogno fanciullesco troppo presto dimenticato. Gli head to head contro i Fab 3 dal 2018 ce lo confermano: 4 pari contro Nadal, 3-2 su Djokovic e 3-1 su Federer.
PRIMO SET – Già da Bercy Nadal si affida con sicurezza alla propria battuta e Thiem, che ha ormai cominciato a padroneggiare anche il sintetico indoor, cerca di creargli qualche dubbio cambiando frequentemente posizione in risposta. A parte lo 0-30 che Dominic deve affrontare al secondo game e nonostante le poche prime spagnole, entrambi si fanno valere quando sono al servizio, senza indugiare quando c’è il minimo spazio per entrare e sfoggiando anche giocate da fenomeni nati sul carpet. Molto aggressivo Nadal che cerca con successo di rimanere vicinissimo alla linea di fondo e non disdegna tentativi di serve&volley, nonostante due consecutivi vengano puniti dalla risposta austriaca al settimo gioco. Anche il terzo giocatore del mondo non teme di colpire la palla in fase ascendente e, pur non dotato della stessa sensibilità dell’avversario, replica con ottimi risultati. Il livello del match è davvero alto e affermare semplicemente che è il migliore finora di questa edizione non gli rende giustizia a causa di alcune prestazioni decisamente sottotono nelle prime due giornate da parte di alcuni aspiranti Maestri.
Arrivati sul 6 pari senza concedere alcuna palla break, è la risposta a prendersi i primi quattro punti, con anche il primo doppio fallo di Nadal. Il nastro porta fuori la smorzata di Thiem che poi non riesce a chiudere a rete, ma, dimostrando grande maturità di fronte a uno dei più grandi di sempre del tennis, non si fa abbattere dal 5-2 e servizio per Rafa e gioca un paio di punti da campione che lo tengono vivo. Arriva però anche il suo primo doppio fallo che offre a Nadal il set point, ma riesce a iniziare lo scambio contenendo la risposta sulla prima spagnola fino a incassare l’errore di rovescio. Tensione altissima, il campione da Manacor si procura un’altra palla set che Thiem cancella con il ventesimo vincente senza paura di andare in lungolinea con entrambi i colpi per aprirsi il campo e infine si prende il parziale con un punto dei suoi, da Dominator.
Un’ora e un quarto di gran tennis, complessivamente 37 vincenti e 19 errori gratuiti, con il più giovane a imporsi nettamente nei punti sotto i cinque colpi e l’altro in quelli di durata media. Poco più della metà dei dritti austriaci vanno sul lato bimane avversario che è invece stimolato da un impressionante 72% di rovesci lungolinea monomani.
SECONDO SET – Arriva in apertura di secondo set la prima opportunità di strappare il servizio, ma Thiem scatena il suo drittone. Pur perplesso per una chiamata di Hawk-eye live che non arriva, Rafa tiene sempre senza far arrivare l’altro ai vantaggi, poi si esibisce in un passante in corsa da highlights (già piuttosto corposi) che Domi replica quasi identico qualche istante dopo, neanche fosse una coreografia provata allo sfinimento. Le percentuali in battuta di Nadal salgono rispetto al primo parziale, alleggerendo – se non spostando sull’altro – la pressione di chi batte per secondo. Al settimo gioco è di nuovo palla break dopo due errori del pupillo di Massú, che sbaglia la direzione dell’ultimo dritto in uno scambio comandato e viene punito: è il primo break della partita.
Thiem si supera però nel successivo game di risposta e, complice un Rafa insicuro sul 15-30, alla seconda opportunità riagguanta il punteggio con un altro scambio memorabile. Le due ore di gioco ad altissimo ritmo cominciano a farsi sentire sotto forma di qualche imperfezione da parte di entrambi. Se il ventisettenne di Wiener Neustadt tiene di nervi, lo stesso sembra non riuscire a Nadal: una brutta volée, un dritto portato fuori dal nastro e un errore sullo smash (!) significano tre match point consecutivi per Thiem, ma il venti volte campione Slam ne esce alla grande, anche con il nastro che gli torna subito amico. Due game tranquilli per prepararsi (e prepararci) al secondo tie-break, inaugurato dal passantone di Rafa, ma – ormai lo sospettavamo – è solo il primo di una serie di vincenti dei due. Sul 3 pari, il rovescio austriaco sale in cattedra, prima infilando l’avversario in lungolina, poi sventrando il campo incrociato. Il dritto procura altri tre match point consecutivi, il servizio mancino salva il primo, ma l’errore di rovescio consegna a Thiem l’incontro.
La giornata finale, giovedì, vedrà Thiem e Nadal opposti rispettivamente ad Andrey Rublev e a Stefanos Tsitsipas che si affronteranno questa sera in un match che potrebbe già determinare il primo escluso nella corsa al titolo di Maestro. E in caso di vittoria del greco, certificherebbe la qualificazione di Thiem in semifinale.