Dopo la sconfitta in tre set nel primo match contro Thiem, il campione in carica delle ATP Finals Stefanos Tsitsipas ha rimediato con una vittoria tiratissima contro Andrey Rublev. Nonostante entrambi siano accomunati dalla giovane età, ieri è apparso evidente come la maggior esperienza del greco abbia giocato a suo vantaggio. “L’esperienza non è qualcosa che ha a che fare con un’abilità” ha spiegato Tsitsipas. “Ha a che fare principalmente con la tua mente e con il modo in cui sei propenso a prendere rischi o meno. Significa che hai provato e fallito in passato, e hai imparato da questi errori e sei andato avanti. Quindi quando il match si fa teso ci sono certi pezzi che riesci a mettere insieme e avere la meglio. Alla fine si tratta solo di essere audaci e usare il proprio coraggio attraverso la propria esperienza, e diventa sempre meglio col passare degli anni”.
Quando Tsitsipas parta di esperienza acquisita sul campo sembra chiaro il riferimento al suo incontro di terzo turno perso agli US Open quest’anno contro Coric, dove ha sciupato sei match point. Ieri è avvenuto, seppur in misura minore, l’opposto: il match è finito 6-1 4-6 7-6(6) in favore del numero 6 del mondo, con un match point non sfruttato da Rublev nel tie-break decisivo. “Quello che ci passa nella testa durante un match point non ci viene in mente durante tutto l’incontro, i match point appartengono ad un’altra categoria“ ha subito messo in chiaro il greco. “Nei match point ci sono un sacco di cose che devi gestire. Se qualcuno mi dicesse di non sentire la pressione su un match point non saprei davvero se è vero o no, perché significherebbe che non te ne importa. I match point solitamente richiedono molta attenzione e concentrazione, più che nel resto della partita e tu devi mettere in campo il meglio della tua concentrazione e consapevolezza per costruire e giocare il punto”.
Entrando più nello specifico sull’argomento ha aggiunto: “Ovviamente vuoi giocare con la prima di servizio, ma non sarà sempre così nella tua carriera. L’obiettivo è quello ma se devi giocare una seconda provi a mettere pressione con quella. So che è difficile a volte, ma bisogna giocare un tennis percentuale in questi momenti, usando le tue armi migliori per mettere in pratica un gioco aggressivo, che metterà il tuo avversario in modalità difensiva. Certe volte invece vuoi che sia lui ad attaccare, forse lui sente la pressione più di te. Lo vedi dagli occhi del tuo avversario. In sostanza ci sono molte cose che vanno considerate quando affronti un match point”. Per sua fortuna ieri niente di tutto ciò è stato necessario perché Rublev, affaticato dal punto precedente per sua stessa ammissione, si è sciolto con un doppio fallo.
Questo successo non giova solo a Tsitsipas, ma anche a Dominic Thiem il quale ora è matematicamente certo di chiudere il girone al primo posto. “Se Domi dovrebbe mandarmi una bottiglia di ouzo (liquore greco, ndr)? Non penso sia la cosa appropriata, forse un vassoio di Wiener Schnitzel (carne di vitello impanata e fritta, ndr)” ha scherzato Stefanos, il quale comunque durante il suo incontro ha fatto i calcoli solo per sé: “Avevo gli occhi puntati sul premio, come si suol dire. Pensavo solo al momento presente”.
Il futuro invece gli mette davanti Rafa Nadal, l’unico in grado di batterlo lo scorso anno a Londra. “So che richiederà un grande sforzo fisico e sentirò molto dolore e sofferenza, quindi sarà un match difficile. Mi aspetto una lotta. Cercherò di essere aggressivo, credo che chiunque debba giocare così contro di lui. Dovrò partire forte e finire ancora più forte“.