La stagione 2020 si è chiusa con la vittoria di Daniil Medvedev, il sesto campione diverso nelle ultime sei edizioni delle Finals, conclusesi con tre match al cardiopalma. Il russo ha dominato il finale di stagione vincendo anche a Bercy, ma la sua vittoria era prevedibile? Il fondatore di Ubitennis e Mr. Flink si sono trovati per parlare del torneo e delle prospettive del tennis maschile per il 2021 nel video di seguito:
LE PARTI SALIENTI DELL’INTERVISTA
0:58 – Ubaldo: “Sei sorpreso o ti aspettavi la vittoria senza sconfitte di Daniil Medvedev ATP Finals?” Steve: “Pensavo che il torneo lo avrebbe vinto Djokovic. Credevo che Tsitsipas, Thiem e Medvedev avrebbero avuto una chance e che Nadal avrebbe giocato bene (come peraltro ha fatto), ma che alla fine avrebbe trionfato Nole. Non avrei potuto prevedere che il russo battesse due set a zero Djokovic nel girone e che poi recuperasse da un set sotto contro Nadal e Thiem: le vittorie sui primi tre del mondo erano qualcosa di non preventivabile. Ritengo però che il successo a Parigi Bercy possa essere stata la miccia”.
3:51 – Steve: “Se Thiem aveva mollato nell’ultimo match del girone, Medvedev non lo ha fatto, mentalmente è stato di ferro. Anche in occasione della semifinale contro Nadal, che è riuscito a ribaltare nonostante il maiorchino avesse servito per chiuderla in due set“.
5:27 – Ubaldo: “Entrambe le semifinali sono state incerte. Djokovic ha perso il tiebreak decisivo in cui è stato avanti 4-0, e dopo ben 24 jeux décisifs vinti degli ultimi 26, 16 degli ultimi 17”. Steve: “Il serbo è stato sportivo alla stretta di mano, ma era anche visibilmente scioccato. Ha sbagliato molto nei momenti finali e Thiem lo ha poi sommerso di vincenti, come capitato lo scorso anno nel girone”.
7:40 – Ubaldo: “Parliamo della finale. Dominic si è buttato via in occasione delle palle break avute nel secondo set. Soprattutto in quella in cui ha messo fuori un tocco nei pressi della rete, nonostante secondo lui non fosse così facile come sembrava”. Steve: “Era un continuo serve & volley. Dopo una volée in allungo, palla senza peso poco oltre il nastro e ci arriva a seguito di una rapida rincorsa. Ma oltre a quel momento, anche il tiebreak è stato interessante”. Ubaldo: “Ho notato che ha utilizzato moltissimi slice anziché le sue favolose accelerazioni di rovescio. Certo per togliere ritmo all’avversario, ma Medvedev si è destreggiato bene”. Steve: “Nadal aveva fatto la stessa cosa, forse esagerando”.
11:46 – Ubaldo: “Thiem ha detto che rifarebbe le stesse scelte. Probabilmente è molto complicato variare con continuità ed efficacia, passando frequentemente dal back al topspin”. Steve: “Forse per l’austriaco è stata più dura riprendersi dopo la battaglia contro Djokovic. Il russo sembrava più fresco, e Medvedev è bravo a mischiare le carte in tavola”.
14:34 – Ubaldo: “Steve, sei un ammiratore di Sampras. Medvedev è efficace, spesse volte solido e concentrato, versatile, completo in tutti i fondamentali, ma non ha l’eleganza di Sampras o Federer”. Steve: “Onestamente (non voglio offendere) non assomiglia neanche a Djokovic, Nadal o Thiem. È un gran giocatore, ma esteticamente è il meno bello da vedere – è alto, ha una strana presa per il dritto. Comunque è un ottimo tennista”.
16:54 – Ubaldo: “Alcuni dicono che la vecchia generazione sia ormai in declino e che la partita di ieri rappresenti il cambio della guardia. Che ne pensi?” Steve: “Dobbiamo essere prudenti con i de profundis, come la storia recente ci insegna. Sascha Zverev ha deluso le aspettative a seguito delle Finals 2018, così come Tsitsipas dopo l’anno scorso. È certamente un tassello del puzzle, ma non dobbiamo dargli eccessiva importanza. È un’apertura ad un maggior equilibrio, questo sicuramente. Al prossimo Australian Open in molti potranno fare la voce grossa”. Ubaldo: “Ma l’Australian Open ci sarà? Il governo australiano deve ancora aprire a questa possibilità”. Steve: “Sì, è complicato azzardare una previsione in merito agli eventi in calendario“.
20:51 – Ubaldo: “Hai avuto l’impressione che Djokovic sia stato distratto dalla sfera politica e dalla carica che ha perso nell’ATP Players’ Council?” Steve: “Non credo che la causa della sua sconfitta a un passo dalla finale siano stati i suoi impegni istituzionali. Forse nel girone aveva la testa altrove, ma contro Thiem è stato merito dell’avversario”. Ubaldo: “Non lo so, ho avuto una sensazione leggermente diversa – è stato troppo passivo e poco aggressivo, sempre in difesa”. Steve: “Anch’io pensavo che potesse far girare il match, in particolar modo in risposta. Ma la qualità che ha espresso è stata alta. In generale, nelle ultime settimane, è possibile che le energie profuse durante le riunioni con l’associazione dei giocatori lo abbiano appannato. E significa che ci tiene, non è troppo preso da sé stesso”.
27:24 – Ubaldo: “Parlando ora di Alexander Zverev, pensi che i rumours oltre lo sport possano distoglierlo dal tennis?” Steve: “Difficile da giudicare. Ha vinto entrambi i tornei a Colonia, ha giocato bene a Parigi e non ha sfigurato alle Finals. È molto triste. In queste situazioni speri solo che non sia vero. È senza dubbio un periodo problematico nella sua vita, sbattuto nelle prime pagine dei quotidiani sportivi in tutto il mondo, per qualcosa non legato al suo talento”.
29:14 – Ubaldo: “Vorrei chiudere con un ricordo del primo trofeo delle Finals, chiamate allora Masters Cup, e del suo vincitore all’epoca, vale a dire Stan Smith. È un’opportunità per rammentare che lui è presidente dell’International Tennis Hall of Fame, mentre il nostro compito è aiutare a selezionare altri nomi”.
32:08 – Ubaldo: “Per concludere, ti chiedo un’ultima parola su questo: Daniil Medvedev è il Maestro 2020”. Steve: “Se lo è meritato. Vedremo come si comporterà nel 2021, soprattutto negli Slam. Sarà ardua per lui al Roland Garros, per niente semplice a Wimbledon, le sue migliori possibilità se le giocherà sul duro”.