Nella località portoghese di Maia, a pochi km da Porto, tre sono gli italiani in tabellone per l’ultimo appuntamento stagionale che si tiene su terra battuta indoor. L’eroe di giornata è senza dubbio Andrea Arnaboldi che, dopo aver eliminato al primo turno la testa di serie n.1 Pedro Martinez, approda ai quarti di finale al termine di una ‘drammatica’ partita (2-6 6-4 7-5) contro il portoghese Frederico Ferreira Silva (n.183 ATP).
L’incontro parte subito in salita perché nei primi 20 minuti Andrea manda in campo il suo sosia, quello che non sa giocare a tennis. Trovarsi sotto 5-0 è un attimo. Poi il milanese si mette improvvisamente a giocare, anche se per recuperare il set è ormai tardi. Nel secondo Arnaboldi strappa il servizio nel sesto gioco e va a servire sul 5-3. Concede una chance al padrone di casa ma subito dopo si riprende il maltolto con un magnifico passante incrociato di diritto. Si va dunque al terzo che sarà un autentico dramma con continui capovolgimenti di fronte, break e contro-break. Il tutto condito da un paio di medical time-out chiamati dal nostro tennista che ha accusato ripetuti giramenti di capo e vista annebbiata.
Andrea stringe i denti, mantiene a fatica la parità, annulla palle break a raffica (alla fine saranno 20). Si vede che è sofferente ma non molla fino a che, col più classico dei contropiedi (da interista apprezzerà) mette la freccia e sorpassa. Non è un sorpasso definitivo ma indica che l’inerzia della partita è ormai tutta dalla sua parte. Un doppio fallo di Ferreira consegna ad Andrea il match point che il milanese saprà sfruttare senza esitazioni. Che dire? Se Arnaboldi riuscisse a trovare un equilibrio tra i suoi momenti di grande tennis e le numerose amnesie avrebbe ben altra classifica. Speriamo che questo accada presto perché in questo caso nessuno gli toglierebbe qualche anno di grandi soddisfazioni. Nei quarti gli tocca il croato Ajdukovic con cui non ci sono precedenti.
Poca invece la strada percorsa da Lorenzo Giustino che è stato subito fermato proprio da Duje Ajdukovic (7-5 6-2). Il 20enne di Spalato (n.377 ATP) ha evidenziato la stanchezza del nostro tennista, che sembra arrivato a questo finale di stagione con le pile scariche. Chi invece non è mai stanco è Paolo Lorenzi che qui nemmeno doveva esserci (per un risentimento al polpaccio) ma sappiamo che tenerlo lontano dal campo è pressoché impossibile. Dopo aver superato nel primo turno il ceco Michael Vrbensky (n.310 ATP), al termine di un’incredibile maratona (5-7 7-6 6-2), nel secondo ha pagato dazio contro lo spagnolo Zapata Miralles (n.155 ATP) che lo ha eliminato con un severo 6-1 6-0.
Da ultimo un accenno al torneo di doppio dove il nostro Andrea Vavassori, in coppia col ceco Zdenek Kolar, ha raggiunto le semifinali. Ricordiamo che Andrea è costretto da tempo a limitare la propria attività al doppio per un persistente dolore al gomito. In realtà lo fa molto bene se è vero che nella classifica aggiornata al 30 novembre occupa la seconda posizione tra gli italiani, secondo solo a Bolelli, e ad un passo dal suo best ranking che fu 96.