Inizia a prendere forma il calendario della prima parte di 2021, che verrà meglio definito dopo il confronto tra ITF, WTA e ATP. Secondo alcune indiscrezioni, pubblicate su Twitter da Luca Fiorino, le qualificazioni per l’Australian Open si svolgerebbero prima del 15 gennaio, fuori dall’Australia. Tale data, insieme al 16, costituisce la finestra utile ai giocatori per entrare in Australia con voli charter, come comunicato ai tennisti da Tennis Australia nei giorni scorsi. In questo modo arriverà a Melbourne un numero inferiore di giocatori rispetto al migliaio di cui si è parlato. Un numero di partecipanti complessivo che sarà più vicino a quello dello US Open, che in agosto organizzò a Flushing Meadows un torneo senza tabelloni di qualificazione.
Una volta arrivato l’ultimo iscritto al torneo partiranno per tutti i 14 giorni di quarantena, in cui i giocatori potranno allenarsi per 5 ore al giorno. Partirà dunque il countdown per lo Slam, che stando alle ultime notizie dovrebbe iniziare l’8 febbraio. Tennis Australia ha comunicato che – come negli anni passati- offrirà un travel bonus per i costi dei voli aerei per l’Australia di tutti i team (composti solo da atleta più coach) – l’anno scorso fu di 2.500 dollari a giocatore- dell’alloggio in hotel durante la quarantena e dei pasti, predisponendo inoltre un piano dettagliato per i tamponi.
I giocatori che potevano entrare nel tabellone da 128 qualificati (di solito riuscivano a entrare quelli con un ranking fino al posto n.250) avevano fatto capire di non voler accettare l’idea di dover fare 15 giorni di quarantena in Australia stando in una camera d’albergo per 19 ore salvo le 5 ore consentite per gli allenamenti prima di giocare (e magari perdere alla prima partita) le qualificazioni. Ora però si pongono alcuni problemi logistici, ancora irrisolti. Il primo riguarda la sede in cui si svolgeranno le qualificazioni. Si parla di tre città: Dubai, Singapore, Los Angeles.
Come si legge dagli estratti dei documenti ufficiali, Tennis Australia ha comunicato ai giocatori che per avere più possibilità di trovare dei posti per giocatori e allenatori sui voli per Melbourne, organizzerà “se necessario dei voli charter da Dubai, Singapore e Los Angeles”. Nella discussione sulla sede entreranno ovviamente anche le valutazioni di ATP e WTA sui tornei in programma nelle prime due settimane di gennaio e del mese di febbraio, che rischiano di subire tantissimo l’impatto dei protocolli australiani. Il torneo ATP di Doha è al momento confermato dal 4 all’11 gennaio, mentre l’ATP 500 di Dubai (una delle possibili sedi delle qualificazioni) dovrebbe iniziare il giorno dopo la finale dell’Australian Open (22 febbraio) e rientrava tra il gruppetto di tornei per cui si valutava un anticipo a gennaio.
Secondo le indiscrezioni pubblicate da Fiorino su Twitter, c’è anche una bozza di calendario per quanto riguarda i tornei di preparazione all’Australian Open. Si sfrutterebbe la settimana libera tra la quarantena e il torneo Major, ovvero quella tra 1 e 7 febbraio. Qui potrebbero giocarsi l’ATP Cup o un ATP 750 (+ un ATP 250) e due tornei WTAdi categoria 250 e 500. Ancora però su questo fronte non c’è tanta chiarezza.