Si è conclusa per lui la miglior stagione della carriera – ha raggiunto la posizione n. 32 del ranking – ma ovviamente Lorenzo Sonego non si accontenta e in vista del 2021 sa già cosa lo aspetta. “Adesso gli avversari mi conoscono, mi studiano e quindi sarà un po’ più difficile. Io la affronto comunque in maniera molto serena, è tutta esperienza che devo fare. Sono appena arrivato, devo solo continuare a giocare questi tornei, mantenere questa serenità e divertirmi in campo”. Così ha parlato Lorenzo in una recente intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Dopo un inizio di 2020 non esaltante (cinque sconfitte consecutive), ik torinese è riuscito a raddrizzare il suo percorso dopo la ripresa con gli ottavi al Roland Garros e la finale raggiunta nell’ATP 500 di Vienna, dove si è arreso ad Andrey Rublev.
Nel torneo austriaco si è conquistato lo scalpo illustre del n. 1 Djokovic, ma non è stata la sola partita memorabile della sua stagione. Gli è rimasto nel cuore anche il primo turno del Roland Garros, “quella bella partita vinta al quinto set (contro l’ecuadoriano Gomez, ndr). E la finale di Vienna, anche se l’ho persa ma me la sono goduta appieno. E poi il momento davvero bello è stato poter tornare a giocare in America dopo tutti i mesi di lockdown”.
Attualmente Sonego è fuori per una sola posizione dalle teste di serie dell’Australian Open. Le cose potrebbero andare in suo favore nel caso di un ritiro illustre (Federer sembra il principale indiziato); al momento però, il torinese pensa soltanto ad allenarsi e ha già scelto il suo partner per la prima metà del periodo di quarantena. “La prima settimana, quando ci potremo allenare solo con un tennista, lo farò con il serbo Dusan Lajovic. Nella seconda si aggiungeranno Salvatore Caruso e lo spagnolo Alejandro Davidovich-Fokina”. Trovate qui tutti gli altri accoppiamenti australiani, a partire da Sinner-Nadal.
OSPITE DA NADAL – Quanto a Rafa Nadal, il comportamento esemplare durante le partite è da anni il trademark del tennista spagnolo – ma questa qualità si estende anche agli allenamenti. Lorenzo Sonego ne ha avuto un assaggio proprio di recente, poiché è stato ospite per una settimana a Manacor nell’accademia del 20 volte campione Slam. Sonego ha parlato a fondo di questa sua esperienza e di come è nata l’idea di andare ad allenarsi lì. “Girando per tornei abbiamo fatto amicizia con l’allenatore di Casper Ruud. Il mio coach Gipo Arbino ha chiesto informazioni sull’accademia perché volevamo fare una settimana diversa rispetto al classico allenamento a Torino. Essendo amici ci hanno ospitato subito, dandoci piena libertà di allenarci quando volevamo. Ed è stata, devo dire, una settimana buonissima”.
I compagni di allenamento sono stati di tutto rispetto. Con Lorenzo c’erano infatti il canadese Felix Auger-Aliassime (n. 21) e il finlandese Emil Ruusuvuori (n. 86). Ovviamente la ciliegina sulla torta è stata la possibilità di allenarsi con Nadal, una prima volta per Sonego – che non l’ha mai affrontato in match ufficiali. “Ha un ritmo impressionante. Bisogna alzare l’attenzione. Ti abitua a giocare a un ritmo molto più alto. Per questo serve molto allenarsi con lui“ ha spiegato Lorenzo, il quale tuttavia non ha cambiato la sua ruotine rispetto a quando si trova a Torino. “Facevo le stesse cose che avrei fatto se fossi rimasto ad allenarmi in Italia. Alla mattina tennis e atletica, al pomeriggio uguale: due sessioni al giorno”.
Tornando sull’argomento Nadal, Sonego ritiene che in certi casi sia più fruttuoso imparare dai fatti che dalle parole. E la sua esperienza con Rafa è stata guidata proprio da questo principio. “Più che chiedere consigli, basta guardarlo un po’. Basta vedere il suo atteggiamento, capire cosa allena e su che cosa lavora, per imparare qualcosa. Guardare quello che fa in campo è più importante che parlargli”.
PAROLA AL COACH – Ha parlato di questa esperienza, con toni altrettanto entusiasti, anche il coach di Sonego: Gipo Arbino. Intervistato dal quotidiano Tuttosport, Arbino ha voluto sottolineare la professionalità del luogo e il trattamento ricevuto. “Siamo stati ospiti a tutto tondo e abbiamo ricevuto anche i complimenti di Toni Nadal, che si è espresso dopo la seduta di allenamento di Lorenzo contro Auger-Aliassime. Siamo stati invitati a tornare in qualsiasi momento della stagione e queste sono testimonianze che rimangono”.
La crescita in classifica, gli allenamenti con Nadal, l’iscrizione al registro dei tennisti che anche i top conoscono e tengono d’occhio: tutto questo significa aver alzato sensibilmente l’asticella. “Massima attenzione ai punti da migliorare ma grande concentrazione sulla cura anche degli aspetti forti del gioco di Lorenzo” ha spiegato Arbino. “In particolare il servizio. Il grosso è stato fatto ma fisicamente occorre mettere ancora a punto alcune cose. Partiremo per l’Australia il 15 gennaio per fare la quarantena e Lorenzo non giocherà ad Antalya il primo ATP 250 della stagione“. Non sarà però l’assenza di Sonego a pesare sull’intensità del colore azzurro in quel di Antalya, poiché in Turchia di giocatori italiani ce ne saranno ben sei.
Ad ogni modo, mantenere questa invidiabile collocazione in classifica non è né sarà un’ossessione per Lorenzo. L’obiettivo è continuare a ben figurare nei tornei importante. “Mi piacerebbe arrivare almeno alla seconda settimana di un altro Slam. Penso che possa capitare in qualsiasi torneo, mi riesco ad adattare bene su tutte le superfici. Dipende anche dalla fortuna, dalla sfortuna, da come stai in quel momento. A Parigi magari mi sento più sicuro perché ho già fatto un bel risultato”. Chissà che il bis non possa arrivare già a Melbourne, dove Sonego ha ottenuto la prima delle sue 16 vittorie a livello Slam, nel 2018. Sognare, nonostante questi tempi difficili, è ancora gratis.