[4] A. de Minaur b. [8] A. Bublik 2-0 rit.
Ci si aspettava un match frizzante con scambi altamente coinvolgenti nella finale dell’ATP 250 di Antalya, e invece la delusione per il mancato spettacolo è arrivata ancora prima che l’acquolina in bocca potesse formarsi. Alex de Minaur e Alexander Bublik sono rimasti in campo per sette minuti prima che il kazako fosse costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio alla caviglia. Si è dunque concluso così il torneo di Bublik che fino a quel momento lo aveva visto vincere quattro incontri con gran fiducia, incluso quello su Matteo Berrettini.
“Ho subìto un infortunio nel mezzo della partita ed ho pensato di ritirarmi, ma mi sono detto ‘ok, ci proverò’“, aveva rivelato ieri il n. 49 del mondo dopo la semifinale vinta su Jeremy Chardy. “Ho quindi giocato incredibilmente bene al servizio, nel modo migliore che avessi mai fatto da Chengdu 2019. Ho colpito a piena potenza in quasi ogni servizio, e sono stato fortunato a vincere la partita”. Evidentemente però il problema deve essersi ripresentato in maniera più insistente, impedendogli di giocare quest’oggi. Possiamo solo immaginare quanto sia grande il rammarico del francese in questo momento.
Per de Minaur invece si tratta del quarto titolo ATP in carriera, arrivato in maniera piuttosto agevole nell’ultimo atto ma non per questo meno meritato. Dopo tre vittorie in due set, solamente ieri il giovane australiano aveva perso il suo primo parziale del torneo contro David Goffin e la vittoria su un ex top 10 come il belga può dargli una bella spinta in vista dello Slam casalingo. Lo scorso anno una serie di infortuni avevano compromesso la sua stagione, chiusa con 13 vittorie a fronte di 10 sconfitte e nessun titolo conquistato. In questo 2021 invece la musica è cambiata sin da subito e, proprio come accaduto nel 2019 quando trionfò a Sydney, è arrivato un titolo nel mese di gennaio.
“Non è la finale che vuoi per vincere un titolo. Però ho giocato un bel tennis per tutta la settimana ed è un buon modo per iniziare l’anno”, ha dichiarato l’australiano nella conferenza stampa post match. “Siamo in una bolla per tutto il tempo, passiamo dall’hotel ai campi e dai campi all’hotel. Qui avevamo un minimo di libertà di muoverci, sempre senza lasciare l’hotel. Sarà bello tornare a giocare di fronte al pubblico: è una cosa che mi da energia“.