Il terzo Slam della storia disputato in regime di COVID-19 si sta rivelando di gran lunga il più difficile in termini di organizzazione, e la difficoltà nell’accontentare i tennisti sempre avvezzi a mille comodità sta rendendo tutto ancora più complesso. Con oltre 70 tennisti obbligati all’isolamento in albergo per 14 giorni, la disparità che si verrà a creare una volta che tutti scenderanno in campo sarà evidente. La frustrazione di alcuni giocatori coinvolti li spinge addirittura a paragonare la loro condizione ad una prigione, ma per fortuna ci sono ancora alcune voci che cercano di ricondurre tutti alla ragione. La più autorevole in tal senso è quella di Vika Azarenka, inclusa nella lista dei 72 tennisti costretti alla quarantena rigorosa. La bielorussa, vincitrice in Australia dei suoi due titoli Slam in singolare (2012-13), ha rivolto un appello ai suoi colleghi cercando un’unità e una coesione sempre carente nel mondo del tennis.
“Cari giocatori, allenatori, entourage e membri della comunità australiana. Vorrei rivolgermi per un momento ai miei colleghi e al mondo dei media in giro per il mondo. In quest’ultimo periodo ci sono stati momenti difficili per molti di noi e non ci aspettavamo di finire nella situazione in cui siamo adesso. Stare in quarantena stretta per 14 giorni è molto dura da accettare, considerando tutto il lavoro che ognuno di noi ha profuso durante la off-season per prepararsi al primo Slam dell’anno. Io capisco tutta la frustrazione e i sentimenti di ingiustizia che si sono generati e che ci stanno travolgendo.
Ci troviamo in una pandemia, nessuno ha delle chiare istruzioni su come darsi da fare rendendo al meglio e senza sbavature; lo abbiamo visto bene lo scorso anno. Certe volte le cose accadono e bisogna accettarle, adattarsi e andare avanti! Io vorrei chiedere cooperazione a tutti i miei colleghi, vorrei chiedergli comprensione ed empatia per la comunità locale che ha superato delle restrizioni altrettanto dure che gli erano state imposte. Vorrei chiedere ai miei colleghi di essere sensibili anche con le persone che hanno perso il lavoro e i loro cari durante questo periodo orribile. Vorrei chiedergli di avere rispetto per le persone che lavorano senza sosta per cercare di renderci la vita più semplice.
Vorrei chiedere gentilmente ai media di avere più consapevolezza sull’impatto e l’influenza che arrecano alla situazione e alla gente. Vorrei che le persone di questa comunità sappiano e capiscano quanto noi abbiamo come massima priorità la salute di tutte le persone. Infine, vorrei che ci supportassimo a vicenda tra di noi il più possibile. Le cose vengono sempre più facili quando ci si trova in un ambiente compassionevole e si lavora insieme. Ancora una volta ringrazio tutti per i loro sforzi mentre continueremo ad andare avanti affrontando i prossimi giorni e le prossime settimane. Grazie. Vika”
Molto più sintetica ma altrettanto efficace è stata invece Anastasia Potapova. La tennista russa classe 2001, sempre su Twitter, ha commentato così l’attuale situazione: “Voglio solo ringraziare tutti gli australiani che sono stati in quarantena per 5-6 mesi da marzo, così da darci la possibilità di giocare gli Australian Open 2021“.