Dopo le due lunghe settimane di quarantena, finalmente è tornato il tennis dal vivo. Non quello ufficiale, che arriverà a breve, ma comunque sempre tennis fresco di giornata.
Ad Adelaide è andata in scena la discussa esibizione per la quale è stato concesso a pochi eletti di completare l’isolamento nella città del South Australia. Per festeggiare il centenario del Memorial Drive Tennis Club è stato organizzato “A Day at the Drive”, una giornata di esibizioni che avrebbe dovuto essere aperta da Novak Djokovic e Jannik Sinner, ma che purtroppo ha visto il n.1 del mondo dichiarare forfait 30 minuti prima dell’inizio a causa di una vescica piuttosto fastidiosa alla base della mano destra.
Djokovic in realtà ha comunque fatto la sua comparsa in campo, sostituendo il suo compagno di squadra Filip Krajinovic nel secondo set, dopo che il suo compagno di squadra e partner di allenamenti in Australia lo aveva rimpiazzato all’inizio del match.
Il nostro Jannik Sinner, indossando la stessa t-shirt verde olivastro che si sperava fosse stata consegnata ai posteri alla fine del 2020, ha messo in mostra le sue grandi doti di palleggio, anche se all’inizio ha commesso un po’ troppi errori non forzati che gli sono costati il break al quarto game, che poi è stato decisivo nel set.
Una volta finito il primo parziale, nell’angolo “serbo” c’è stata la sostituzione inattesa che ha visto Djokovic arrivare in campo e giocare tutto il secondo set, lasciando andare qualche splendida accelerazione di rovescio lungolinea e mettendo in mostra i suoi ormai leggendari recuperi in allungo. Alla fine è stato 6-3, 6-3 per il “duo serbo” in un’ora giusta di gioco.
“È già difficile giocare contro uno solo di loro, figuriamoci due! – ha scherzato Sinner alla fine del match con John Fitzgerald, ex tennista professionista degli Anni ’80 che ha ricoperto il ruolo di cerimoniere.
Inevitabile la domanda a Djokovic sul malanno che lo ha costretto a dare “mezzo forfait” per questo evento: “Ho dovuto fare fisioterapia e non mi sentivo al meglio – ha spiegato il serbo – non sapevo come avrei reagito, spero che sia stato divertente per voi vedere tutti e tre giocare”. Nessun riferimento alla vescica, quindi, che pure era estremamente vistosa sul suo palmo destro: “Siamo professionisti, questo è il nostro lavoro, siamo abituati a giocare con il dolore”.
Ma l’aspetto più positivo della giornata è stato sicuramente il ritorno del tennis davanti ad un pubblico numeroso ed entusiasta. Più di 4000 persone hanno affollato le tribune del campo centrale del Memorial Drive, sovrastato da una copertura fissa che ha riparato tutti quanti dal sole, e la maggior parte di loro era senza mascherina.
“È davvero speciale, non giocavamo davanti a tante persone da 12 mesi – ha continuato Djokovic – Adelaide ha un posto speciale nel mio cuore, ho vinto uno dei miei primi tornei proprio qui, 14 anni fa. È valsa davvero la pena rimanere chiusi nella nostra stanza per due settimane per poter giocare di fronte a voi”.
Nel prosieguo della giornata si esibiranno anche tutti gli altri tennisti che hanno passato le ultime due settimane ad Adelaide: Serena Williams affronta Naomi Osaka, Dominic Thiem gioca contro Rafael Nadal e Simona Halep ha avuto in sorte una sfida con Venus Williams.