Lo scorso 10 gennaio, Novak Djokovic ha portato a 303 il numero di settimane complessive in vetta al ranking ATP (domani, lunedì 1 febbraio, saranno 306). Nelle precedenti 28 puntate abbiamo passato in rassegna la storia dei ventisei leader della classifica mondiale attraverso gli anni, in questa ultima invece punteremo l’obiettivo sui numeri e sulle statistiche più interessanti emerse in questi 47 anni e oltre.
SETTIMANE – Il tempo del ranking si misura principalmente in settimane e sono queste a determinare i primati. Questa è la statistica più nota e tutti sanno che, al momento attuale, il recordman è Roger Federer, leader per 310 settimane complessive, accumulate in sei periodi differenti. Questo record potrebbe essere superato da Novak Djokovic, attualmente posizionato al secondo posto, nella settimana dell’8 marzo 2021, cioè appena una settimana prima della data in cui il ranking mondiale verrà “scongelato”. Fino a quel momento, infatti, ogni tennista potrà scegliere di mantenere il punteggio migliore acquisito e quindi Djokovic non perderà nemmeno uno dei punti ottenuti alla ATP Cup, all’Australian Open e a Dubai. Semmai sarà Nadal a poter migliorare la sua posizione, ma anche in caso di percorso netto all’ATP Cup e a Melbourne non potrà superare il rivale, pur avvicinandolo molto.
Tornando a quanto è successo fin qui, la classifica all-time di settimane in vetta al ranking vede dunque Roger Federer in testa con 310, seguito da Djokovic a 303 e Pete Sampras a 286. Completano il quintetto dei primi Ivan Lendl (270) e Jimmy Connors (268). Partendo invece dal fondo, l’ultimo della classe è Pat Rafter con 1 sola settimana, preceduto nell’ordine da Carlos Moya (2) e dal terzetto composto da Yevgeny Kafelnikov, Thomas Muster e Marcelo Rios, tutti con 6 settimane all’attivo.
SETTIMANE TOTALI
- Roger Federer 310
- Novak Djokovic 306
- Pete Sampras 286
- Ivan Lendl 270
- Jimmy Connors 268
- Rafael Nadal 209
- John McEnroe 170
- Björn Borg 109
- Andre Agassi 101
- Lleyton Hewitt 80
- Stefan Edberg 72
- Jim Courier 58
- Gustavo Kuerten 43
- Andy Murray 41
- Ilie Năstase 40
- Mats Wilander 20
- Andy Roddick 13
- Boris Becker 12
- Marat Safin 9
- John Newcombe, Juan Carlos Ferrero 8
- Thomas Muster, Marcelo Ríos, Yevgeny Kafelnikov 6
- Carlos Moyá 2
- Patrick Rafter 1
Parlando invece di settimane consecutive, il primato di Federer – che ne totalizzò 237 dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008 – è inavvicinabile e destinato a rimanere tale ancora a lungo. In questo caso, dietro allo svizzero le migliori strisce appartengono nell’ordine a Connors (160), Lendl (157), Djokovic (122) e Sampras (102).
SETTIMANE CONSECUTIVE
- Roger Federer: 237
- Jimmy Connors: 160
- Ivan Lendl: 157
- Novak Djokovic: 122
- Pete Sampras: 102
- Jimmy Connors (2): 84
- Pete Sampras (2): 82
- Ivan Lendl (2): 80
- Lleyton Hewitt: 75
- John McEnroe: 58
- Rafael Nadal: 56
- John McEnroe (2), Novak Djokovic (2): 53
- Andre Agassi, Novak Djokovic (3): 52
- Roger Federer (2), Novak Djokovic (4): 48
- Björn Borg, Rafael Nadal (2): 46
- Andy Murray: 41
Infine, è successo ben tredici volte che una leadership abbia avuto la durata di una sola settimana.
INCONTRI – I cinque tennisti che hanno accumulato più settimane sono gli unici ad aver giocato più di 400 partite da numeri uno. Anche in questo caso, il primato spetta a Federer con 486, seguito da Connors (449) e Djokovic (431) mentre Lendl (410) e Sampras (404) occupano gli altri due posti. Al contrario, Pat Rafter è l’unico numero uno a non essere mai sceso in campo da leader in quanto dal 26 luglio all’1 agosto 1999 non disputò alcun torneo.
Federer (430), Connors (405), Djokovic (377), Lendl (366) e Sampras (335) sono allineati con ordine anche nella statistica relativa agli incontri vinti mentre nelle sconfitte Sampras è primo con 69 seguito da Federer (56) e Djokovic (54) con un terzetto assestato al quarto posto e composto da Connors, Lendl e Nadal con 44. Più significativa invece è la graduatoria che tiene conto della percentuale di vittorie. Tale rilievo è complessivamente del 85,5% (ovvero, il numero uno ha perso meno di 15 partite ogni 100 disputate) e il migliore in assoluto è Bjorn Borg, che ha chiuso la sua esperienza da leader ATP con il 91,4% di vittorie (139-13 il suo record). Dietro allo svedese troviamo Connors (90,2%) e Lendl (89,2%) con Federer (88,4%), McEnroe (87,6%), Djokovic (87,4%) e Nadal (85,9%) a completare il gruppo di tennisti sopra la media.
In coda invece nessuno ha fatto peggio di Safin (36,3%), seguito da Rios (50%) e Kafelnikov (60%) anche se, dato lo scarso numero di incontri giocati da questi tre leader, la statistica è meno rilevante rispetto a quella che prende in esame coloro che ne hanno disputati almeno 50. Di questi, tolti i sette sopra la media, il migliore è Edberg (94-19 il suo record, 83,1%) seguito da Hewitt (87-21), Agassi (107-28), Courier (79-21), Nastase (71-19) e Kuerten (46-17). Curiosa invece la situazione di Andy Murray; nelle 41 settimane trascorse in vetta alla classifica, lo scozzese ha giocato solo 40 match, con una media di meno di un incontro a settimana. In questa particolare graduatoria ha fatto peggio di lui Wilander e Rios (0,6) nonché Roddick (0,85).
TORNEI – Il numero 1 che in carriera ha giocato più tornei in quanto tale è Jimmy Connors (102) seguito dal connazionale Sampras (100) e da Roger Federer (99); al quarto posto di questa classifica c’è Djokovic con 89 tornei, tre in più di chi lo segue, Ivan Lendl (86). Connors e Federer sono anche in vetta alla graduatoria delle finali giocate (65 il mancino di Belleville, 64 l’elvetico) e vinte (49 il primo, 45 il secondo) ma la miglior percentuale di finali disputate è di Bjorn Borg (23 su 32 tornei giocati). Quanto altresì alla conversione in vittorie delle finali giocate, a parte il 100% di Muster e Wilander (scaturito dall’aver vinto l’unica disputata), spicca l’84% di Sampras (36 su 43) e, in negativo, il 62% di Nadal, che ne ha perse 13 su 34.
Da Dubai 2004 a Bangkok 2005, Federer ha infilato una striscia record di 20 finali vinte, interrotta da Nalbandian nella Masters Cup di Shanghai. Le altri migliori performance in questo senso le hanno fatte registrare Pete Sampras con 13 (da Tokyo 1996 al Masters 1997) e Bjorn Borg con 11 (da Bastad 1979 a Wimbledon 1980).
HEAD-TO-HEAD – Nella speciale tabella raffigurante i confronti diretti tra coloro che sono stati numero 1 in carriera, soltanto tre tennisti hanno un bilancio positivo contro i numeri 1 in carica: Boris Becker (19 vinte e 17 perse), Gustavo Kuerten (3-2) e Rafael Nadal (21-18). Lo spagnolo ha battuto otto volte Djokovic e tredici volte Federer quando erano in vetta al ranking. Non hanno invece mai vinto un match contro il numero uno Marcelo Rios (che ha perso l’unico giocato) e Lleyton Hewitt, che fa registrare un clamoroso 0-18.
Nella graduatoria inversa, quella che mette in ordine i numeri 1 con la miglior percentuale di vittorie contro un collega, passato o futuro, la vetta spetta a Bjorn Borg (79%, merito di 19 vinte ed 5 perse) davanti a Sampras (55-19) e Federer (63-23); non fanno testo il 100% di Ferrero e Muster, ottenuto giocando un solo incontro.
AVVERSARI – Il tennista con ranking più basso ad aver battuto un numero uno al mondo è il canadese Daniel Nestor, che sconfisse Stefan Edberg in Coppa Davis nel 1992; il plurititolato doppista era n. 238 ATP quando ottenne quel risultato. Solo un altro giocatore oltre la posizione numero 200 è riuscito nell’impresa: si tratta del marocchino Karim Alami, che si impose a Pete Sampras 3-6 6-2 6-4 a Doha nel 1994. Terzo in questa particolare classifica è il russo Andrei Olhovskiy, a cui spetta il primato di averlo ottenuto in uno Slam; era n. 193 quando si impose a Jim Courier nell’edizione 1992 di Wimbledon.
Nel complesso sono ben 19 i tennisti classificati sopra la centesima posizione del ranking ad aver centrato l’obiettivo di imporsi al re del mondo, ma nessuno è riuscito a ripetersi. Sono invece quattro i numeri uno ad essere stati sconfitti più volte da un over-100: Pete Sampras in tre occasioni (prima di Alami, aveva perso con Grant Stafford al Queen’s e con Patrick Rafter a Indianapolis, entrambe le volte nel 1993), Courier (Olhovskiy e Diego Perez), Federer (Gasquet e Kokkinakis) e Muster (Sandon Stolle e Nicolas Pereira) due volte.
Oltre ai sopracitati “colleghi” Becker, Kuerten e Nadal, ci sono altri 14 tennisti che vantano un bilancio positivo nei confronti del numero uno ATP. Dieci di questi hanno sfruttato al meglio l’unica occasione avuta in carriera e tra loro ci sono anche due italiani, Filippo Volandri e Lorenzo Sonego; gli altri sono Bauer, Boutter, Di Pasquale, Gisbert, Saretta, Stafford, Thompson e Vanek. Sono in vantaggio pur avendoci giocato più volte anche il tedesco Rainer Schuettler (2-1), il russo Daniil Medvedev (3-2), lo slovacco Dominik Hrbaty (4-3) e l’olandese Richard Krajicek (7-5).
In assoluto, tra tutti i tennisti che non sono mai stati numeri uno, il primatista di vittorie contro un leader è l’argentino Juan Martin Del Potro (10) che precede lo stesso Krajicek (7) e la coppia formata da Chang e Tanner, con 6 vittorie ciascuno. Per finire questa carrellata di numeri, ecco la top-5 dei peggiori record fatti registrare da coloro che non hanno mai battuto un numero uno: Vitas Gerulaitis (0-24), Brad Gilbert (0-21), Lleyton Hewitt (0-18), Mikhail Youzhny (0-13), Fernando Verdasco (0-12).
- Nastase e Newcombe
- Connors
- Borg e ancora Connors
- Bjorn Borg
- Da Borg a McEnroe
- Ivan Lendl
- McEnroe e il duello per la vetta con Lendl
- Le 157 settimane in vetta di Ivan Lendl
- Mats Wilander
- Lendl al tramonto e l’ultima semifinale a Wimbledon
- La prima volta in vetta di Edberg, Becker e Courier
- Sale sul trono Jim Courier
- Il biennio 1993-1994, da Jim Courier a Pete Sampras
- Agassi e Muster interrompono il dominio di Sampras
- La seconda parte del regno di Sampras, Rios re senza corona
- Moya, Rafter, Kafelnikov e Agassi nell’ultima fase del regno di Sampras
- Le 9 settimane di Marat Safin, le 43 di Guga Kuerten
- L’esplosione precoce di Lleyton Hewitt, gli ultimi fuochi di Agassi
- E alla fine arriva Federer
- 2006-07, il dominio di Federer con il ‘tarlo’ Nadal
- Lo storico sorpasso di Nadal su Federer nel 2008
- Altri due anni di duopolio Federer-Nadal
- Il duopolio è spezzato, Djokovic irrompe sulla scena
- Dal 2012 al 2014, Federer, Nadal e Djokovic si passano il trono
- Djokovic pigliatutto. Riconquista il trono e sfata il tabù Roland Garros
- Nel 2016, l’ascesa al trono di Sir Andrew Barron Murray
- Federer torna sul trono a 36 anni e mezzo
- La storia finisce: Djokovic 2018 e 2020, passando per Nadal 2019