WTA 500 Melbourne 1 (Yarra Valley Classic)
La settimana pre-Slam prosegue a Melbourne con una ricca giornata di tennis, e con tre tornei WTA in contemporanea ogni giorno c’è la possibilità di ammirare le migliori giocatrici del circuito. Dopo un’anno di lontananza dai campi è ovvio che le attenzioni principali siano rivolte alla n. 1 del mondo Ashleigh Barty, che anche oggi ha centrato la vittoria, imponendosi con un 6-0 nel primo set ma lasciando per strada il secondo parziale prima di chiudere 6-3 al terzo. La partita contro la ceca Marie Bouzkova è stata un buon test per lei. “Fa sempre bene allenare le gambe e prendere parte e incontri tosti come questo” ha spiegato la giocatrice australiana in conferenza. “Anche nel primo set molti game sono finiti ai vantaggi (cinque su sei, ndr) quindi non va affatto considerato come un 6-0″.
La presenza di tante giocatrici di alto livello e papabili vincitrici Slam diventa ancora più evidente se queste vengono divise in tre tornei come sta accadendo adesso, e questo non fa altro che mostrare “la grande profondità che c’è nel tennis femminile che si estende nei tabelloni, dove non ci sono affatto match facili“. Barty ha spiegato che “più o meno siamo tutte sulla stessa barca, nel senso che siamo all’inizio della stagione e non abbiamo messo molti incontri in cascina. Ma questa situazione a volte può far venir fuori il meglio di te”.
Interessanti poi sono le impressioni di Barty circa le condizioni di gioco a Melbourne Park. “I campi tendono sempre a cambiare a seconda del meteo, è normale. Quando c’è una giornata calda, il calore resta in campo per più tempo e con le palle di quest’anno ci sono rimbalzi più vivaci, più alti. Ma la notte può anche essere più lento. Si tratta più di capire come i campi e le palle reagiscono alle condizioni meteo, che la superficie in sé. In ogni caso credo che quest’anno vada tutto più veloce e col passare delle settimane il gioco si velocizzerà ancora di più“.
Con molte meno difficoltà sono invece arrivate le vittorie di due campionesse Slam che, chi per un motivo chi per un altro, sono in cerca di riscatto. Serena Williams, nel perenne tentativo di marcare il 24esimo sigillo Slam, si è sbarazzata di Tsvetana Pironkova nel derby delle mamme per 6-1 6-4, mentre Garbine Muguruza, finalista agli Australian Open lo scorso anno, ha lasciato solo tre game ad Anastasia Pavlyuchenkova. Serena in conferenza stampa ha riconosciuto l’eccezionalità della situazione, cioè giocare la settimana che precede il major, ma non si poteva fare altrimenti. “Di solito in questo periodo mi alleno il giorno e vado a cena a Melbourne la sera per rilassarmi, mentre ora c’è poco relax. Ma comunque siamo tutti contenti di poter giocare perché abbiamo bisogno di partite ed è molto conveniente non dover volare da una città all’altra bensì restare nello stesso posto per abituarsi alle condizioni. Se c’era un modo per mettere in piedi la cosa, questo era decisamente quello giusto“.
Parlando delle sue condizioni fisiche, e in particolare del suo problema al tendine d’Achille, l’attuale n. 11 del mondo ha aggiunto: “Finora sto bene. Il mio team e il mio fisioterapista mi sta dando esercizi da fare quotidianamente e la cosa sta migliorando. Io farò di tutto per non procurarmi quel tipo di infortunio perché influisce sulla mia vita. I problemi alle ginocchia sono diversi, mentre con un infortunio al tendine d’Achille non puoi letteralmente camminare”.
Passando a Muguruza invece, lei stessa in conferenza stampa ha riconosciuto il dominio imposto su Pavlyuchenkova sin dai primi game di entrambi i set, ma in fin dei conti la mente è già proiettata al prossimo torneo. “Credo che quest’anno bisogna adattarsi tutto il tempo. Non posso mettermi a pensare cosa facevo e in che modo mi preparavo prima, perché ovviamente le cose non saranno così. Sì, forse in passato mi sarei preparata in maniera differente ma per fortuna ho avuto due settimane per prepararmi quindi sono pronta a competere, indipendentemente dal fatto che la settimana prossima c’è uno Slam”.
La sua prossima avversaria sarà Sofia Kenin, la quale ha battuto in tre set Jessica Pegula nel derby a stelle e strisce. La sfida tra l’americana e la spagnola sarà il re-match della finale di Melbourne dello scorso anno e Garbine sente di avere più assi nella manica su cui contare questa volta. “Ho riguardato quel match (finale degli Australian Open 2020, ndr) e ora penso di conoscerla un po’ meglio”.
Risultati:
[1] A. Barty b. [16] M. Bouzkova 6-0 4-6 6-3
[5] S. Williams b. T. Pironkova 6-1 6-4
[2] S. Kenin b. J. Pegula 5-7 7-5 6-2
S. Rogers b. [7] P. Martic 7-6(1) 6-3
[8] M. Vondrousova b. V. Zvonareva 7-6(4) 6-7(4) 6-4
[6] G. Muguruza b. [11] A. Pavlyuchenkova 6-1 6-2
[13] D. Collins b. [3] Ka. Pliskova 7-6(5) 7-6(2)
[14] N. Podoroska b. [4] P. Kvitova 5-7 6-1 7-6(7)
WTA 500 Melbourne 3 (Grampians Trophy)
L’ultimo torneo iniziato nella capitale dello Stato di Victoria è quello riservato alle tenniste rimaste in isolamento per 14 giorni, senza possibilità di uscire per allenarsi. Tra i primi turni che si sono svolti nelle ore scorse, spicca la vittoria di Angelique Kerber su Katerina Siniakova dopo due ore esatte di gioco. La tedesca si è imposta sulla ceca per 6-3 4-6 6-3. Un po’ a sorpresa – considerando la non-preparazione delle giocatrici questi risultati vanno presi con le pinze – è arrivata la sconfitta di Sloane Stephens per mano della promettente canadese Leyla Fernandez per 6-3 6-1.
Risultati:
M. Kostyuk b. G. Dabrowski 6-0 6-3
O. Jabeur b. A. Blinkova 6-1 6-1
S. Cirstea b. O. Kalashnikova 6-1 6-1
A. Li b. E. Perez 5-3 rit.
B. Krejcikova b. L. Davis 6-4 4-6 6-4
Y. Putintseva b. G. Garcia-Perez 7-6(1) 6-4
B. Mattek-Sands b. B. Strycova 7-6(3) 6-2
[6] A. Kontaveit b. C. McHale 6-1 6-3
[7] J. Brady b. S. Kuznetsova 6-3 6-0
V. Kudermetova b. H. Watson 6-2 6-2
[8] A. Kerber b. K. Siniakova 6-3 4-6 6-3
L. Fernandez b. S. Stephens 6-3 6-1