Si spengono le residue speranze (poche, a dire il vero) di Dayana Yastremska in ottica Australian Open. Il TAS di Losanna, a cui la tennista ucraina aveva fatto appello, ha rigettato il ricorso confermando la sospensione dalle competizioni. Yastremska era risultata positiva il 24 novembre a uno steroide anabolizzante, il mesterolone, ed era stata sospesa dalla WADA dal 7 gennaio 2021 in attesa della sentenza definitiva. Nonostante ciò, la numero 29 del mondo aveva deciso di andare comunque in Australia e passare quindi per la hard quarantine.
Il 24 gennaio era arrivato il risultato dell’appello di Yastremska al tribunale indipendente istituito per valutare il suo caso, con esito negativo. La tennista ucraina ha quindi tentato il tutto per tutto impugnando la sentenza di fronte al TAS di Losanna, che oggi ha chiuso la porta ad ogni speranza di disputare l’Australian Open con questo comunicato. “A seguito della decisione del presidente del tribunale indipendente di respingere una domanda di revoca della sospensione provvisoria a lei imposta il 7 gennaio 2021 ai sensi dell’articolo 8.3.1 (c) del programma antidoping del tennis 2020, Dayana Yastremska (UKR) ha presentato ricorso contro decisione alla Corte di Arbitrato per lo Sport (TAS, ndr). Il TAS ha respinto tale ricorso. La sig.ra Yastremska rimane pertanto non idonea a competere, in attesa della risoluzione finale del suo caso”.
La tennista ucraina ha affidato ai social il suo commento sulla decisione del TAS.
“Devo purtroppo riconoscere la decisione del TAS di respingere il ricorso contro la mia sospensione temporanea. Voglio sottolineare che la decisione presa dal Tribunale Indipendente dell’ITF e il TAS sono legate solamente alla sospensione. Ora arriva il momento di difendermi. Io e il mio team abbiamo fiducia nella nostra abilità di provare la mia innocenza quando il Tribunale Indipendente dell’ITF sentirà me, testimoni ed esperti. So che la mia presenza in Australia ha sollevato delle preoccupazioni. La procedura urgente con il Tribunale Indipendente e il TAS avrebbero potuto eliminare la mia sospensione temporanea, che mi avrebbe permesso di prendere parte all’Australian Open. Questo è il motivo per cui mi è stato permesso di venire qui. Non so come esprimere la mia delusione perché non potrò competere nel primo Slam dell’anno. Sono grata alle autorità per quanto sono riusciti a fare per i tennisti nonostante i tempi difficili. In ogni caso restituirò tutti i soldi spesi da Tennis Australia per me. Resto determinata a dimostrare la mia innocenza e a difendere la mia reputazione. Ringrazio tutti i miei tifosi per il loro supporto”.
Yastremska resta quindi sospesa da tutte le competizioni WTA/ITF fino alla sentenza definitiva del suo caso, attesa a breve. A sua difesa, la tennista ucraina ha sempre parlato di una contaminazione accidentale con il mesterolone, citando dati scientifici a favore di questa tesi. I tribunali però non sembrano molto convinti della sua linea difensiva e al momento sembra probabile l’ipotesi di una lunga squalifica.