Siamo davvero andati vicinissimi ad avere tre italiani nei quarti di finale del Great Ocean Road Open di Melbourne (per gli amici Melbourne 1), con tanto di derby tra Sinner e Caruso. Ad aggiungersi alle vittorie molto convincenti di Stefano Travaglia e Jannik Sinner, è arrivata purtroppo la sconfitta per 7-5 al terzo set di Salvatore Caruso contro Miomir Kecmanovic dopo oltre tre ore di lotta.
Nelle prime ore della mattinata italiana (ore 7), Sinner giocherà il suo quarto proprio contro Kecmanovic (contro cui ha vinto l’unico precedente in semifinale alle NextGen Finals di Milano nel 2019) mentre Travaglia se la dovrà vedere con il polacco Hubert Hurkacz, testa di serie n. 3 del tabellone e n. 29 del ranking ATP. Due i precedenti scontri diretti, entrambi ad appannaggio di Hurkacz ed entrambi disputatisi nel 2018.
S. Travaglia b. [8] A. Bublik 6-1 7-5
Il primo degli azzurri a completare il suo impegno “mattutino” in questa foltissima giornata è stato Stefano Travaglia (ATP n. 71) che in poco più di un’ora è riuscito a superare il talentuoso ma discontinuo kazako Aleksander Bublik (ATP n. 45), testa di serie n. 8 del tabellone al Great Ocean Road Open.
Il match è stato controllato nel bene e nel male da Bublik, che come di consueto ha dato via libera a tutto il suo repertorio di colpi, dalle palle corte ai servizi “da sotto”, dalle discese a rete estemporanee agli ace di seconda che più di una volta lo hanno cavato d’impaccio sulle palle break.
Dopo un primo set senza storia, conclusosi in 22 minuti, Bublik è riuscito a prendere il comando subito nel secondo parziale, ottenendo il break in apertura e difendendolo fino ad arrivare a servire per il set sul 5-4. Ma proprio sul più bello, dopo aver concesso solamente una palla break in quattro turni di battuta, il kazako è incappato in diversi errori, facendosi strappare la battuta in due turni di servizio consecutivi (nonostante diversi ace centrali con la seconda) e lasciando via libera a Stefano Travaglia che nei quarti di finale giocherà contro il polacco Hubert Hurkacz.
[4] J. Sinner b. A. Bedene 7-6(6) 6-2
Bella prova di maturità per la testa di serie n.4 Jannik Sinner, che è riuscito per la prima volta in carriera a superare lo sloveno (con passaporto britannico) Aljaz Bedene, il quale lo aveva sconfitto dei due precedenti confronti diretti. La partita è stata molto dura per almeno un set e mezzo, estremamente equilibrata, ed ha visto il primo set deciso solamente al foto finish.
Bedene ha incastrato Sinner in una serie di traiettorie centrali senza troppo peso che hanno tolto i punti di riferimento al giovane altoatesino, incapace di far valere la propria maggiore capacità di trovare gli angoli e di muoversi lungo la linea di fondo. È stato proprio Sinner l’unico a dover salvare palle break nel primo parziale, in ben due occasioni, ed è stato anche il primo a dover giocare un set-point in favore dell’avversario, sul 5-6 di un tie-break estremamente equilibrato, nel quale non ci sono mai stati più di due punti di vantaggio per ognuno dei due protagonisti.
Dopo 59 minuti di gioco, una risposta molto profonda di Sinner sul 6-7 ha costretto Bedene a mettere lungo un rovescio giocato fuori equilibrio ed ha consegnato all’azzurro un sudatissimo primo parziale. Nel secondo set la resistenza dello sloveno ha cominciato ad affievolirsi dopo che Sinner è riuscito a ottenere il break, addirittura a zero, alla prima occasione disponibile, sull’1-1. Bedene ha avuto la chance di rientrare nel match con una palla del 3-3, ma mancata quella opportunità il match è scivolato via liscio in direzione di Sinner.
[7] M. Kecmanovic b. S. Caruso 7-6(5) 5-7 7-5
Che peccato! Il tennis italiano ha mancato l’en plein negli ottavi di finale del Grand Ocean Road Open soltanto per questa sconfitta di strettissima misura da parte di Salvatore Caruso (ATP n. 76) che si è battuto per 3 ore e 3 minuti contro il serbo Miomir Kecmanovic (ATP n. 42) ma alla fine è uscito sconfitto anche per un po’ di sfortuna. Infatti, mentre stava servendo sul 5-6 del terzo set, Caruso è stato interrotto dalla pioggia, che ha sospeso la partita per oltre un’ora ed ha mandato i due giocatori negli spogliatoi sul 15-15. Al rientro in campo, dovendo servire a freddo, Caruso ha perso i primi tre punti ed ha dovuto lasciare il passo al suo avversario che nei quarti di finale troverà Jannik Sinner.
Partita durissima, fatta di scambi prolungati e game equilibrati, e molto dispendiosa per Caruso anche dal punto di vista mentale perché il siciliano è quasi sempre quello dei due che si è trovato a inseguire. È stato due volte sotto di un break nel primo set, poi si è trovato subito 0-3 nel tie-break, finendo poi per perdere 7-5 cedendo l’ultimo punto sul proprio servizio.
Nel secondo set, dopo aver mancato ben cinque palle break nel game d’apertura, Caruso è comunque andato a servire per il set sul 5-4, ma inutilmente, per poi chiudere il parziale due giochi più tardi sfruttando un buon game di risposta. Nel set decisivo l’azzurro ha probabilmente pagato la stretta nervosa necessaria per chiudere il 7-5 precedente andando subito sotto 0-3. Tuttavia è riuscito a rimontare andando addirittura a servire sul 4-3, ma non riuscendo a concretizzare il vantaggio. Infine, come detto, la sospensione per pioggia sul game conclusivo, e la fine del match che lascia sicuramente parecchio amaro in bocca, anche per un possibile derby che avrebbe generato parecchia curiosità.