Jannik Sinner è in semifinale al Great Ocean Road Open (o Melbourne 1), dopo aver battuto Miomir Kecmanovic, tds N.7, per 7-6 (10) 6-4 in un’ora e 56 minuti, vincendo la seconda partita della giornata e battendo il serbo per la seconda volta su due. In semifinale sfiderà Karen Khachanov.
PRIMO SET – L’unico precedente risaliva alla semifinale delle Next Gen Finals del 2019, che come detto arrise all’azzurro. Come Sinner, che aveva battuto Bedene a inizio programma, anche il classe 1999 giocava il secondo match della giornata, dopo essere rimasto in campo per oltre tre ore con Salvatore Caruso, vincendo con un piccolo aiuto da parte della pioggia.
Sinner si è fatto recuperare un break iniziale, ma ha dimostrato da subito di non soffrire la prima dell’avversario, allungando gli scambi contro un avversario già provato: nel sesto game ha rimontato da 40-15 salendo a palla break su un rovescio lungo del serbo, che però è stato bravo ad alzare il livello di aggressività senza dargli modo di prendere il controllo dello scambio. Sinner è stato più falloso del solito, soprattutto con il dritto, cosa che l’avrebbe potuto mettere in ambasce nel nono game, quando tre non forzati l’hanno costretto a quattro situazioni di vantaggi (ancorché senza palle break concesse).
Il set è poi proseguito sui binari dei rispettivi servizi, con un Kecmanovic decisamente più incisivo a inizio scambio (dopo le difficoltà iniziali ha fatto 21 su 31 con la prima): nel dodicesimo gioco, però, il serbo ha commesso un paio di leggerezze (un doppio fallo lungo di metri e un rovescio in salto largo di poco al termine di un punto ben costruito), concedendo un set point a Sinner, che però ha sbagliato un altro dritto. L’azzurro se n’è procurati altri due, ma Kecmanovic è riuscito a trascinare il set al tie-break.
Nel game di spareggio è successo di tutto: Sinner è scappato sul 5-0, procurandosi quattro set point con una combinazione servizio-e-dritto, ma Kecmanovic ha recuperato un mini-break, riavvicinandosi sul 6-5, prima che Sinner mettesse lungo un dritto per il 6-6. Un ace gli ha dato una quinta opportunità, ma un altro errore con il dritto (stavolta in avanzamento) l’ha nuovamente fermato. Sinner ha allora dovuto salvare un set point con uno smash dal fondo, ma ne ha concesso uno sul servizio dell’avversario con un rovescio in rete. Il nastro lo ha salvato, fermando il dritto del serbo per il 9-9. Una risposta di rovescio sbagliata ha dato una terza palla del set a Kecmanovic, ma Sinner l’ha annullata con aggressività, scendendo a rete dopo l’attacco e tornando a set point con servizio e dritto, chiudendo il set sul 12-10 al nono set point con un punto rocambolesco – la chiusura in avanzamento di Kecmanovic è stata spuntata dal nastro, permettendogli di ricacciarlo indietro e di portarlo a sbagliare il cambio di rovescio.
SECONDO SET – Dopo un primo parziale di 74 minuti, è stato Kecmanovic a partire meglio, mettendo più prime in campo e procurandosi una palla break nel secondo gioco dopo aver costretto Sinner ad una volée complicata su cui non ha avuto problemi a passare, ma l’azzurro si è salvato con la seconda. Nel game successivo l’altoatesino ha vinto un bel duello a rete prima di salire a palla break con un vincente di rovescio purissimo, salendo 2-1 quando il nastro ha fermato nuovamente il colpo del serbo. Anche stavolta però Kecmanovic è rimasto aggrappato alla partita, pareggiando grazie a due errori di rovescio di Sinner, e guadagnandosi un’ulteriore palla break nel turno successivo dell’italiano, che però si è aperto il campo con la prima.
Nel gioco successivo Kecmanovic ha completamente perso la misura del campo, iniziando forse ad accusare un po’ di stanchezza, e ha concesso il break a Sinner con i suoi errori da fondo. Il vincitore di Sofia 2019 stavolta ha tenuto, seppur con un sussulto: sul 5-4, Kecmanovic si è procurato una palla break per rientrare con un nastro amico, ma Sinner ha cancellato la chance con un ace esterno, vincendo lo scambio successivo per il match point, prima di chiudere con un altro servizio vincente. Come detto, domani Sinner affronterà Karen Khachanov, con il quale ha perso al primo turno dello US Open, quando venne rimontato a causa dei crampi.
TRAVAGLIA – Vittoria anche per Stefano Travaglia, che ha rimontato Hubert Hurcacz per 3-6 6-3 7-5 in due ore e due minuti. In semifinale lo attende il brasiliano Thiago Monteiro, mai affrontato in carriera.
Nel primo set il polacco, recente vincitore a Delray Beach, è scappato subito sul 3-0, vincendo 12 dei primi 16 punti prima che Travaglia rientrasse sul 3-3 sfruttando l’unica palla break avuta nel parziale. Hurkacz ha però rimesso la freccia, vincendo altri tre game di fila e sfruttando un passaggio a vuoto dell’azzurro al servizio nell’ottavo gioco: finito sotto 0-40, Travaglia ha salvato i primi due break point, ma ha dovuto cedere, perdendo il set abbastanza rapidamente in 31 minuti.
Il secondo set sembrava essere iniziato sulla falsariga del precedente, con l’italiano costretto agli straordinari alla battuta nel primo gioco da 19 punti e due palle break salvate. Da lì in avanti, però, Travaglia ha iniziato a dettare sempre di più con il dritto, rallentando lo scambio con lo slice prima di accelerare. Nel prosieguo del set, il marchigiano ha perso solo quattro punti al servizio, trovando il break nell’ottavo gioco e portando la partita al terzo grazie anche al 72 percento di punti vinti con la seconda, un dato fondamentale in un match in cui le prime in campo sono state poche per lui (53 percento).
Nel parziale decisivo Hurkacz ha provato a scappare subito sul 2-0, ma è stato solo il primo di quattro break consecutivi in cui nessuno dei due è riuscito a salvare palle break, perdendo sempre il servizio a 30. Quando il polverone si è posato, il set è proseguito senza particolari scossoni, almeno fino all’undicesimo gioco, quando è arrivato il break decisivo: grande difesa di Travaglia, che ha coperto bene il campo portando il polacco all’errore di rovescio prima di chiudere a zero. L’azzurro conferma quindi il grande inizio di stagione che l’ha già visto raggiungere i quarti ad Antalya; domani potrà provare a raggiungere la sua prima finale ATP, magari contro un connazionale.