Toni molto più sereni nella conferenza stampa di Novak Djokovic rispetto a quelli di Rafa Nadal. Il tennista serbo sembra molto rilassato e concentrato per l’inizio dell’Austrlian Open, che alle 10.30 italiane lo vedrà cominciare la sua difesa del titolo. Non può mancare la domanda sull’avversario di primo turno, il francese Jeremy Chardy. “E’ un giocatore molto esperto con un ottimo servizio e dritto, su cui basa tutto il suo gioco.“. Djokovic è uscito nei gironi dell’ATP Cup con la sua Serbia, nonostante il numero 1 del mondo abbia concluso da imbattuto in singolare. “Certamente aver gioacto quattro partite sulla Rod Laver Arena aiuta a prepararmi bene per il torneo. Non ho mai sperimentato una preparazione del genere e penso sia una cosa buona avere già delle ore di pratica sul campo dove giocherò domani notte“.
L’Australia per Nole è anche una grande storia d’amore da otto Slam, tanto da poterlo definire il suo “giardino di casa”. “Mi sento sempre meglio ogni anno che ci torno, un po’ come Rafa con il Roland Garros anche se non dello stesso livello. […] Quando sono qui mi sento bene ed è il posto dove storicamente ho sempre giocato il mio tennis migliore“.
A turbare la serenità della conferenza stampa arriva la domanda su Nick Kyrgios, non un grande ammiratore del serbo, con Djokovic chiamato a commentare il tweet di Kyrgios che lo riguardo – scritto a inizio quarantena.
Il numero 1 del mondo è solo parzialmente diplomatico. “L’ho già detto in passato, per lo sport è un personaggio unico che si approccia in maniera diversa al tennis e alla sua vita. […] Dentro il campo lo rispetto molto, è talentuoso e ha un gioco potente. Ha dimostrato di poter battere chiunque al mondo in questi anni. Fuori dal campo ho poco rispetto per lui, ad essere onesti. La chiudo qui. Non ho altri commenti da fare. Lui e le sue azioni si commentano da sole“. I toni tornano più calmi nelle domande successive, con Nole che ammette di provare ancora ansia anche dopo 17 Slam. “Anno dopo anno sono sempre più esperto prima di una grande partita e penso sempre di essere sicuro di me, ma (l’ansia) è sempre lì. Non se ne andrà mai via, specie quando l’occasione è importante“.
Chiusura con una domanda sullo stile di gioco di Djokovic, così vincente sulle superfici veloci come a Melbourne. “Ho sempre fatto bene sul duro nonostante sia cresciuto sulla terra. […] Il mio stile di gioco è più adatto per il cemento, anche se quest’anno parlando anche con gli altri ho l’impressione che i campi qui siano sempre più veloci. […] Rispetto a 5-6 anni fa sono molto più veloci. Questo certamente favorisce i big servers, devi essere bravo ad adattarti. […] In queste condizioni devi avere un gioco completo per andare avanti. Mi sono sempre adattato bene a tutte le condizioni nella Rod Laver Arena. Qualunque fossero (le condizioni ndr) questo resta sempre il mio campo preferito“.