C. Giorgi b. Y. Shvedova 6-3 6-3
La prima giocatrice italiana a scendere in campo in questo Australian Open 2021 è stata la n. 1 Camila Giorgi, che in poco più di un’ora ha completato il suo impegno di primo turno contro la veterana kazaka Yaroslava Shvedova, attualmente senza ranking a causa di un intervento chirurgico alla caviglia che l’ha costretta a rimanere fuori dal tour per oltre due anni, ma con un best ranking di n. 25 raggiunto nel 2016.
Dopo essere andata sotto di un break sul 2-3, Giorgi ha cambiato marcia infilando una serie di sette giochi a due che l’ha portata avanti di un set e 3-1 nel secondo set, facendo valere la sua maggiore capacità di spinta e anche la sua più elevata mobilità sul campo.
Giorgi ha giocato tutta la partita con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra, a causa del fastidio all’adduttore procuratosi nella partita della settimana scorsa contro Kenin. “C’è un piccolo infortunio – ci ha confermato Camila Giorgi dopo la partita – ho fatto tante analisi e terapie, ma anche se sento un po’ di dolore mentre gioco posso stare in campo senza problemi”.
Per Camila si tratta anche dell’esordio in un torneo del Grande Slam con la nuova racchetta Yonex con la quale gioca dall’inizio del 2021. “È stato amore a prima vista con la nuova racchetta – ha detto Giorgi – il primo giorno ho subito capito che era l’attrezzo giusto per me, ed è così che dovrebbe essere la racchetta. Mi consente di colpire la palla forte, che è il mio gioco, e allo stesso tempo mi dà controllo”.
Questa vittoria così rapida consente alla tennista marchigiana di prendersi un po’ di tempo libero in questa giornata per fare le cose che più le piace fare a Melbourne: “Mi piacciono molto gli animali e la natura, sono stata allo zoo di Melbourne e ai giardini botanici, davvero uno splendore. Sono riuscita a prendere in braccio un cucciolo di koala e di canguro, li adoro davvero”.
Al prossimo turno Camila Giorgi dovrà affrontare la campionessa in carica del Roland Garros, Iga Swiatek, che al primo turno si è sbarazzata di Arantxa Rus. Tra le due un solo precedente, esattamente due anni fa al secondo turno dell’Australian Open 2019, quando Giorgi vinse molto facilmente 6-2, 6-0, ma Swiatek all’epoca era davvero giovanissima e non aveva ancora vinto un torneo dello Slam. “Sono contenta di come gioco, cerco sempre di concentrarmi su me stessa e di giocare sempre meglio” ha commentato Camila, che ha sempre dimostrato di non avere timore reverenziale per giocatrici di alta classifica e di sentirsi a suo agio sui campi importanti.
Di lei Iga Swiatek ha detto: “La partita che ho perso contro di lei due anni fa fu molto dura per me, perché quello fu il primo match nel quale incontrai una giocatrice che faceva viaggiare la palla così veloce. Ora sono migliorata e sono più pronta, ma dovrò giocare con la massima attenzione perché lei è capace di giocare un gran tennis“.
[Q] S. Errani b. [30] Q. Wang 2-6 6-4 6-4
Una delle prime sorprese dell’Australian Open 2021 arriva proprio da una giocatrice italiana, la mai doma Sara Errani (n. 131 WTA) che a 33 anni suonati e dopo oltre 10 anni ad alto livello trova ancora la forza e le motivazioni per battersi in campo e portare a casa partite come questa di pura grinta e determinazione. La sua avversaria Qiang Wang lo scorso anno in questo torneo aveva eliminato nientemeno che Serena Williams al terzo turno, quindi è una giocatrice che si trova molto a suo agio su questi campi.
Match totalmente slegato dalla regola del servizio, con 18 break (9 per parte) su 28 games, nel quale Wang (n. 34 WTA) ha cercato di prendere in mano le trame degli scambi con i suoi colpi da fondocampo per poi chiudere soprattutto con il rovescio lungolinea, sicuramente il suo colpo migliore. Dopo un primo set nel quale Errani ha pagato troppo l’iniziativa avversaria sul proprio servizio, la romagnola è riuscita a girare il match allungando gli scambi per beneficiare di qualche errore in più dell’avversaria ma soprattutto movimentando il gioco con palle corte e sortite a rete in controtempo.
Dopo essere andata subito 3-0 e poi 5-2 ha dovuto interrompere la sua azione a causa del “medical time-out” richiesto dalla sua avversaria, che è uscita dal campo per farsi applicare una fasciatura alla gamba sinistra. Al rientro Wang ha decisamente spostato in avanti il baricentro del proprio gioco, recuperando il break di svantaggio, ma una volta andata a servire sul 5-4 ha commesso gli errori che sono bastati ad Errani per portare a casa il parziale. “Quando è tornata in campo ho notato che lei voleva accelerare i punti – ha detto Errani alla fine della partita – quindi ho pensato che sentisse male e temevo che la partita potesse scapparmi, invece ero io a favore di vento e le palle non erano troppo veloci in quel momento“.
Nel set decisivo sembrava che Wang fosse riuscita a trovare il vantaggio decisivo quando, dopo un game di 12 punti sull’1-1, era riuscita a ottenere il terzo break in tre giochi e poi portarsi sul 4-1. Ma non aveva fatto i conti con la tenacia di Sara Errani, che lottando punto a punto è riuscita prima a pareggiare il punteggio sul 4-4, poi a tenere la battuta per la seconda volta consecutiva nel set dopo un game fiume di 18 punti, il più lungo del match, e infine, sul 5-4, chiudere il match al primo match point dopo due ore e 14 minuti. “Sull’1-4 mi sono detta di non mollare. Avevo incontrato Fognini prima del match che mi aveva detto ‘al terzo set cosa fai, sciogli?’ e gli ho detto ‘no, mai’. Poteva andare in un modo o nell’altro, alla fine c’è stato quel game lunghissimo e fortunatamente sono riuscita a spuntarla io”.
Al prossimo turno Sara affronterà Venus Williams (attualmente n.80 WTA), una giocatrice che non ha bisogno di presentazioni. Quattro i precedenti confronti, ma l’ultimo dei quali, l’unico vinto da Sara sull’Arthur Ashe di Flushing Meadows per 7-6 al terzo, risale a quasi sette anni fa. “Con lei bisogna mettersi il casco e cercare di rimandare quante più palle possibile”, ha commentato Errani.