M. McDonald b. M. Cecchinato 3-6 6-3 6-2 6-2
Inizio in sordina per i colori italiani nella seconda giornata dell’Australian Open 2021. Il primo a scendere in campo è stato Marco Cecchinato (n. 79 ATP) che ha ceduto in quattro set contro l’americano Mackenzie McDonald (n. 174 ATP, ma già Top 60 nel 2019 prima di fermarsi per più di sei mesi a causa di un’operazione ai tendini del ginocchio sinistro).
Dopo il primo set vinto bene recuperando lo svantaggio di un break e infilando quattro giochi consecutivi, e un paio di opportunità di strappare subito il servizio all’avversario nel game d’avvio del secondo parziale, Cecchinato è andato subito sotto per 0-3 senza più riuscire a costruirsi delle occasioni sulla battuta di McDonald. “Ho giocato un ottimo primo set, poi ho avuto chance all’inizio del secondo e anche nel terzo – ci ha detto Marco dopo la partita – Lui però ha vinto bene i punti importanti, se fossi andato avanti di un break subito all’inizio di quei parziali la partita probabilmente sarebbe cambiata. Però lui nel terzo e nel quarto set ha alzato il livello, mettendosi a giocare molto bene, io invece ho calato la percentuale di prime e quando giocavo la seconda mi metteva molta pressione e comandava lui gli scambi”.
Le condizioni ambientali sicuramente non hanno favorito Cecchinato, che preferisce superfici più lente dove c’è tempo di manovrare, mentre il primo giorno di vero caldo di questa estate australiana ha reso molto più rapide le condizioni di gioco: “Nel match giocato con Fucsovics [la settimana scorsa] mi sono trovato molto meglio, oggi invece faceva molto caldo e lui è stato molto bravo a sfruttare la situazione e a girare la partita dalla sua parte”.
Si chiude così con sole due partite disputate in quattro settimane questa esperienza australiana che Cecchinato non esita a definire disastrosa: “Le due settimane costretto in camera per 19 ore al giorno sono state molto dure, lunghe e pesanti. Sono dovuto rimanere qui quattro settimane per giocare due match, e le due settimane nelle quali sono stato costretto in camera sono state molto stancanti: mi è pesato davvero tanto fare tutto questo per giocare due partite”. Ora Cecchinato ritornerà in Europa per poi andare a giocare la “gira sudamericana” sulla terra battuta a partire dal 22 febbraio.
P. Cuevas b. A. Seppi 6-4 4-6 6-2 6-2
Esibizione da titoli di coda, purtroppo, per Andreas Seppi (n. 107 ATP), che ha ceduto alla distanza in quattro contro l’uruguaiano Pablo Cuevas (n. 70 ATP), uno dei tennisti che era stato costretto alla “quarantena dura” senza poter uscire dalla stanza d’albergo per 14 giorni, e che ha ingannato il tempo inventandosi video molto divertenti postati sui social media.
Andato subito sotto di due break nel primo set, Seppi è stato costretto a rincorrere per tutto il parziale. Poi in un secondo set molto scarno dominato dai servizi è riuscito a trovare il guizzo vincente nel rettilineo finale per pareggiare i conti. Ma da quel momento in poi è sembrata che si sia spenta la luce. “Nel secondo e all’inizio del terzo sentivo che giocavo meglio, poi ho avuto due chance sull’1-0 0-30 quando serviva lui nel terzo, quando ho sbagliato due diritti facili, e dopo non ho più giocato”.
Come il suo “compagno di allenatore” Cecchinato, anche Seppi se potesse tornare indietro non rifarebbe il viaggio per giocare l’Australian Open: “Ho fatto una bella cavolata a venire qui. Dovevo stare a casa con la mia famiglia invece di giocare questi due match del cacchio, anche perché i match non li ho giocati dal momento che mentalmente davvero non ce la faccio in questo periodo, quindi non so nemmeno perché sono venuto qui”.
Ai microfoni di SuperTennis Seppi ha anche rivelato che l’ultima risonanza magnetica all’anca, quella che da qualche anno lo costringe a fare iniezioni di cortisone a intervalli regolari, non ha dato risultati troppo confortanti, e che ogni volta che scende in campo deve sperare che sia una giornata buona per poter rendere in maniera accettabile. Di conseguenza, è molto probabile che questo sia stato l’ultimo Australian Open di Andreas Seppi, che ora tornerà in Europa e cercherà di capire come poter continuare l’attività tra restrizioni, quarantene e tamponi.
“Mi piacerebbe giocare a Biella, che è facilmente raggiungibile in auto. Tutti gli altri tornei ATP sono complicati, perché con il mio ranking non so nemmeno se sono in tabellone, quindi è complicato programmare spostamenti in questo periodo. Però vorrei almeno giocare i tornei indoor in Europa dato che poi inizia la terra e non credo giocherò su quella superficie quest’anno”.
[29] E. Alexandrova b. M. Trevisan 6-3 6-4
Al termine di due set molto diversi nell’andamento, Martina Trevisan perde la terza partita di un 2021 che non è iniziato sotto i migliori auspici. Nel primo parziale le due giocatrici riescono a difendere il servizio soltanto tre volte, ma i numeri di Trevisan con il colpo di inizio gioco sono decisamente più negativi (tutti inferiori al 50%). I quattro soli punti vinti con la prima dalla giocatrice toscana spalancano le porte del break alla sua avversaria in ben quattro occasioni, l’ultima nel game che consegna ad Alexandrova il 6-3.
La russa non sta giocando una partita memorabile, tutt’altro, e Trevisan capisce che è il momento di reagire. Comincia a incitarsi e a scandire anche vocalmente il ritmo dei suoi colpi. La tattica funziona, la prima entra adesso con buona regolarità e consente all’italiana una gestione più serena dei game di servizio. I problemi restano due: la scarsa resa in risposta e la giornata piuttosto negativa con il rovescio, soprattutto con l’esecuzione in back che s’accomoda in rete troppo spesso. Martina non riesce a spiegarsi il motivo per cui sceglie di giocare il colpo tagliato – ‘perché gioco in back?‘, la sentiamo urlare – ma la sensazione è che sia spesso in ritardo sulle esecuzioni in lungolinea sempre molto pulite di Alexandrova. Con un po’ di fatica si arriva sul 4-5, quando tre imprecisioni costano a Trevisan altrettanti match point: l’italiana si salva, ma è costretta ad arrendersi alla quarta occasione di fronte all’ultimo dritto lungolinea vincente della sua avversaria.
Da salvare lo spirito con cui ha provato a ribellarsi a due giornate piuttosto negative, contro Petkovic nel torneo di preparazione e oggi contro Alexandrova. Su tutto il resto ci sarà bisogno di lavorare. “Ora sono un po’ dispiaciuta per il risultato – ci ha detto Martina dopo il match – ma lei su questi campi gioca bene, e mi è riuscito difficile fare il mio gioco. Domani è un altro giorno”. Ora Trevisan si concentrerà sul doppio, dove gioca in coppia con la serba Alexandra Krunic, e il suo programma prevede anche i rimanenti tornei in Australia, ovvero il WTA 250 di Melbourne durante la seconda settimana dell’Australian Open e il WTA 500 di Adelaide la settimana successiva. Poi ci saranno i tornei in Medio Oriente a Dubai e Doha.
[6] Ka. Pliskova b. J. Paolini 6-0 6-2
Sorteggiata contro forse la peggiore avversaria che le potesse capitare, per caratura tecnica e stile di gioco, Jasmine Paolini è uscita dall’Australian Open in meno di un’ora travolta tanto dalle bordate di Karolina Pliskova quanto dal suo stesso nervosismo.
“Sono partita davvero male – ci ha spiegato dopo il match – e andare subito subito sotto 2-0, 3-0, 4-0 sicuramente non aiuta a distendere i nervi per poter giocare meglio. Avevo già giocato con Halep e Kvitova, ed era andata meglio di oggi, almeno riuscivo a scambiare. Qui, complici anche le condizioni di gioco molto veloci, non sono riuscita a fare quasi nulla, e onestamente speravo di giocare meglio“. Ora il programma di Jasmine prevede il torneo di doppio insieme alla spagnola Bolsova, poi il torneo WTA 250 di Melbourne e una tournée in Messico prima del torneo di Miami.