[7] A. Sabalenka – D. Kasatkina (Margaret Court Arena, 1.00)
Perché non ha alcun senso che Sabalenka non sia mai andata oltre il quarto turno in uno Slam, per giunta tre anni fa. Non ne ha mai avuto viste le fucilate che escono dal suo bracco. Ne ha ancora meno ora, dopo che la bielorussa ha chiuso la stagione scorsa con i successi ad Ostrava e Linz e iniziato la nuova con la vittoria ad Abu Dhabi. L’unica risposta più o meno logica è che sia una questione mentale. Ma le questioni mentali prima o poi si superano. O almeno si spera. Ad augurarsi che Sabalenka possa finire vittima dei suoi stessi demoni sarà la ex top 10 Kasatkina, tennista a caccia di una dimensione nel tumultuoso circuito WTA. I precedenti sono in parità sul 1 a 1. Rischio di upset direttamente proporzionale al braccino di Sabalenka.
S. Wawrinka – M. Fucsovics (John Cain Arena, 2.00)
Perché questo match ci può dire qualcosa non solo sull’Australian Open di Wawrinka ma anche sul suo futuro. Fucsovics, che a Melbourne ha due ottavi in carriera, compreso quello dell’anno scorso, è il classico giocatore barometro per un top player. Perché è forte atleticamente e ha ottimi fondamentali. Ma non ha nulla di speciale. Se Stan è motivato e in buone condizioni fisiche, ne dovrebbe venire a capo, come d’altronde è già riuscito a fare quattro volte su cinque in carriera. Se non lo è potrebbe soccombere. E sinceramente ci sono diverse ragioni per pensare che ormai l’elvetico sia arrivato veramente alla fine della sua corsa, da ogni punto di vista. Starà a lui mettere in chiaro di volere fare ancora sul serio in questo 2021 e di poterlo materialmente fare. A partire da questo secondo turno che richiede la massima concentrazione.
[1] N. Djokovic – F. Tiafoe (Rod Laver Arena, 3.00)
Perché Nole a Melbourne dà sempre spettacolo. E perché quando si parla di fare show Tiafoe non si tira mai indietro. Match dal pronostico chiuso ermeticamente ma che che potrebbe tranquillamente regalare lo shot of the tournament. Da seguire punto dopo punto per poi poter dire “Nole ha fatto un passante di dritto aggirando il paletto, dopo una palla corta di Tiafoe, dopo un tweener di Nole, dopo un altro tweener di Tiafoe, incredibile!”
[11] D. Shapovalov – B. Tomic (Campo 3, 6.30)
Perché questi due sanno fare qualunque cosa con la racchetta. Ma letteralmente qualunque cosa. Solo che la fanno con ritmi totalmente diversi. Da una parte l’esplosività e la frenesia di Shapo. Dall’altra le movenze felpate e ciondolanti di Bernie. Due talenti di assoluto valore si affrontano per la prima volta uno contro l’altro, in una sfida molto affascinante. I favori del pronostico vanno naturalmente al canadese. In fondo, quella contro Sinner è stata una vittoria incoraggiante per il proseguo del torneo. Ma qualche scoria potrebbe averla lasciata. Tomic dal canto suo non ha nulla da perdere. Non che sia mai sembrato che soffrisse di particolari ansie da prestazione, per carità. Ma ormai sembra sempre più essere un tennista part-time. E chissà che una vittoria non gli faccia venir voglia di tornare a fare il giocatore a tempo pieno.
I. Swiatek – C. Giorgi (John Cain Arena, 7.00)
Perché Camila il tennis ce l’ha per battere anche le tenniste di vertice. Ce l’ha sempre avuto. Il problema è la testa. Quello che invece, assieme ad una invidiabile completezza tecnica, è il punto di forza di Swiatek. Due anni fa, proprio agli Australian Open, l’azzurra si impose con un fragoroso 6-2 6-0. Ma di acqua nei ponti ne è passata. Alla polacca l’acqua ha portato anche un Roland Garros. Mentre a Giorgi ha portato due stagioni deludenti. Per lei questa potrebbe essere un’opportunità di riscatto. E sappiamo la proverà a cogliere come sa fare, tentando di spaccare la palla ad ogni colpo, senza pensarci troppo. Ma forse è meglio così, per questa volta. In effetti una gara di scacchi contro la secchiona Swiatek sarebbe persa in partenza.
C. Garcia – [3] N. Osaka (Rod Laver Arena, 9.00)
Perché questo è già un piccolo test per Osaka, una delle tante presententi al titolo in campo femminile, ma forse la principale. Garcia a 28 anni sembra già una giocatrice in lento ma inesorabile declino. Ma comunque solo tre anni fa era nelle prime 5 del mondo. E non le mancano né i colpi né il fisico per stare dietro alle più giovani. Naomi farà meglio a stare in guardia.